«Tari, la nostra mozione doveva essere accolta»

di F.Z.

Un «caso» che le minoranze in Consiglio comunale a Lumezzane sollevano persino in prefettura: ritenendo che il segretario comunale, Francesca Di Nardo, non possa proseguire l’esperienza, si riservano iniziative anche verso il presidente dell’assemblea Giacomo Zobbio. Al centro della questione c’è la seduta consiliare di martedì e il voto su una mozione, proposta da Pd, Civica per Lumezzane e Italia Viva, per ridurre o cancellare la Tari di quest’anno a carico delle attività commerciali chiuse durante il lockdown. Le minoranze, inclusa Continuità per Lumezzane, hanno posto una questione: «La mozione ha incassato 7 voti favorevoli e 10 astensioni - si legge in una nota congiunta - ma andando contro le norme è stata dichiarata non valida». E citano un articolo del regolamento che indica come gli astenuti non debbano essere conteggiati per determinare la maggioranza dei votanti. «Quindi doveva essere accolta», dicono. •

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