Parcheggi sul
marciapiede: caos
e polemiche

di Marco Benasseni
Lo scatto fotografico che ha fatto gridare in fretta allo scandalo
Lo scatto fotografico che ha fatto gridare in fretta allo scandalo
Lo scatto fotografico che ha fatto gridare in fretta allo scandalo
Lo scatto fotografico che ha fatto gridare in fretta allo scandalo

È bastata la fotografia di un disabile in carrozzina bloccato davanti ad alcune autovetture parcheggiate sul marciapiede per far scattare l’ennesima polemica sui parcheggi in Valgobbia. Succede in via Tito Speri dove la nuova amministrazione, per risolvere il problema dei parcheggi selvaggi, ha disegnato una segnaletica orizzontale che però occupa il marciapiede sul lato sinistro della strada dove è stato creato un senso unico in direzione sud. Sui social c’è chi ironizza. «Benvenuti nel paese dei talenti creativi» posta un internauta.


E POI C’È chi, come l’ex assessore alla Cultura Rossana Cittadini, chiede ai propri contatti di commentare la fotografia appellandosi alla propria coscienza estetica, civile e artistica. «L’interesse per la cosa pubblica è ciò che ci dovrebbe distinguere come esseri civili, membri di una comunità: non è polemica di destra, di sinistra, di abile o di disabile. – scrive l’ex assessore alla Cultura-, Il punto non è il parcheggio ma l’approccio di base nel fare le cose». La polemica è divampata davvero in fretta.


A POCO è servita la replica del sindaco Josehf Facchini che ha spiegato come il marciapiede sul lato destro resterà libero e può essere tranquillamente utilizzato da tutti i pedoni. La volontà di rendere a senso unico quel tratto di via Tito Speri è condiviso praticamente da tutti, ma la scelta urbanistica ha lasciato perplessi. «I parcheggi non possono esser disegnati sui marciapiedi e la scusa non può essere che tanto il marciapiede c’è anche sull’altro lato – aggiunge l’ex assessore all’Ambiente Roberto Chindamo -. Dall’altra parte potrebbero esserci auto che ostruiscono il passaggio. Non sarebbe la prima volta». Insomma: l’obiettivo era quello di fare ordine e assicurare nuovi parcheggi a residenti e lavorato, ma sul metodo utilizzato resta ben più di un dubbio. «Quando ovunque si cercano di abbattere le barriere architettoniche - si lascia scappare qualcuno commentando lo scatto fotografico - In Valgobbia con questa scelta non si semplifica la vita ai diversamente abili e anziani». È certo che la polemica non è destinata a rientrare tanto in fretta.


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