Ottelli fissa il traguardo: «Entro marzo lavori al via»

di C.REB.
Massimo Ottelli detta l’«agenda»
Massimo Ottelli detta l’«agenda»
Massimo Ottelli detta l’«agenda»
Massimo Ottelli detta l’«agenda»

«Siamo sempre stati convinti di essere nel giusto, quindi accogliamo la sentenza del Consiglio di Stato con soddisfazione». Il presidente della Comunità Montana di Valle Trompia, Massimo Ottelli, fissa il cronoprogramma di un iter che sembra ormai tutto in discesa. «PROPRIO IN QUESTI giorni dovrebbe arrivare dal ministero dell’Ambiente l’approvazione del Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo del tunnel. La scadenza prevista per il rilascio del Put era fissata per il mese di marzo, ma l’istruttoria potrebbe concludersi prima». Diverso il discorso della movimentazione della terra di cantiere, dove Arpa e la stazione appaltante «si sono incontrati più volte per stabilire le regole d’ingaggio per la bonifica dei due “hot spot“ situati nell’area di Codolazza, tra Concesio e Villa Carcina», dove a dicembre 2019 era stato ritrovato materiale contaminato che aveva portato al sequestro dell’area, «liberata» 40 giorni dopo. «Le analisi del terreno sono state portate a termine - spiega Ottelli -, ed ora potrà essere avviata la bonifica con lo smaltimento dei 4 mila metri quadrati contaminati». Nel frattempo, il progetto tecnico definitivo, comprese le varianti proposte dai sindaci, «è stato depositato al ministero - aggiunge il presidente della Comunità Montana -. La procedura non prevede un ulteriore passaggio al Cipe, dal momento che non si tratta di modifiche sostanziali ma soltanto migliorative. La stessa Anas conferma che «per l’avvio del cantiere della Valtrompia è stata predisposta e trasmessa ai Ministeri e agli Enti territorialmente interessati tutta la documentazione progettuale, incluso il Piano di utilizzo delle rocce e terre da scavo. Si è in attesa dei relativi pareri per la chiusura definitiva della fase autorizzativa propedeutica all’approvazione della perizia di variante tecnica dell’intero intervento, inclusa quindi anche la bretella di Lumezzane». L’investimento complessivo è fissato in 258 milioni.

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