Nuova offensiva legale per fermare la centrale

di Marco Benasseni
L’assemblea del Comitato contro la centrale della Duferco
L’assemblea del Comitato contro la centrale della Duferco
L’assemblea del Comitato contro la centrale della Duferco
L’assemblea del Comitato contro la centrale della Duferco

La sala gremita del teatro di Muratello di Nave ha ripagato tutte le giornate impegnative che hanno preceduto l’incontro organizzato mercoledì sera dal Comitato della Valle del Garza per fare il punto sul caso Duferco. Il pubblico non ha nascosto la preoccupazione per la possibile realizzazione della centrale turbogas che il colosso dell’acciaio vorrebbe realizzare all’interno del sito ex Stefana di via Bologna. Il parere favorevole espresso dal Ministero alla Conferenza dei servizi dello scorso luglio ha ulteriormente fatto drizzare le antenne. Ma in merito a questo aspetto il Comitato ha già annunciato un ricorso al Tar. Il presidente del Comitato Aldo Manzato ha ricordato che «il territorio di Nave ha già pagato abbastanza. Vogliamo far passare un messaggio forte e chiaro: stiamo tutti lavorando, amministrazioni comprese, affinché la centrale non venga realizzata. La battaglia è appena iniziata, ma serve il contributo di tutti». Oltre agli esponenti di numerose associazioni ambientaliste, all’incontro erano presenti i consiglieri regionali Gian Antonio Girelli del Pd e Dino Alberti dei 5Stelle. «Il prefetto Attilio Visconti - ha ricordato la vice Monica Vaccaro - sta portando avanti un’importante partita ambientale». A che punto siamo? «Il procedimento per il via libera al progetto Duferco si è concluso solo in parte - ha spiegato Gianpietro Marelli del Comitato - In autunno ci sarà la convocazione della conferenza dei servizi Via per il rilascio del provvedimento unico ambientale». Il fronte del no conta molto sulla decisione del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che ha deciso per un cambio di rotta importante visto che i componenti della commissione Via e Vas non sono più politici, ma tecnici competenti selezionati tra oltre 1200 profili tramite un bando pubblico. «È una svolta epocale, il ministro Costa si rivela ancora una volta molto attento alla questione ambientale - precisano i componenti del Comitato - le prossime autorizzazioni Via passeranno da una commissione più competente e qualificata». •

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