Mazzette per evitare i protesti Condannata per concussione

di Paolo Cittadini
La pubblica accusa aveva chiesto per la donna una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione
La pubblica accusa aveva chiesto per la donna una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione
La pubblica accusa aveva chiesto per la donna una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione
La pubblica accusa aveva chiesto per la donna una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione

Nel maggio di un anno fa era stata arrestata in flagranza di reato mentre all’interno del suo ufficio in Comune riceveva una mazzetta da un imprenditore. Ieri per Dora Cicalese, 67 enne ex segretario comunale nel centro della Valtrompia e in altri paesi della provincia, è stata condannata al termine del processo che si è celebrato con il rito abbreviato. Due anni e otto mesi di reclusione la pena inflitta dal gup che l’ha ritenuta responsabile del reato di concussione per induzione. Per lei la pubblica accusa nel corso della discussione aveva chiesto cinque anni e quattro mesi. ERA FINITA ai domiciliari con l’accusa di avere intascato soldi per ritardare l’iscrizione nel registro dei protesti di imprenditori con qualche difficoltà economica. Secondo la ricostruzione fatta dalla procura di Brescia quando le banche segnalavano l’insolvenza dei debitori, invece di procedere con il protesto, avrebbe temporeggiato in cambio di piccole somme di denaro che andavano dai 20 ai 100 euro. Diciannove gli episodi che le venivano contestati dagli inquirenti secondo cui avrebbe raccolto e intascato un migliaio di euro. «I soldi presi erano semplici diritti di segretaria forfettizzati - si era difesa in aula la donna che aveva chiesto di poter essere sentita dal giudice - Non ho commesso i reati che mi sono stati contestati». Il giudice però non le ha creduto ritenendo valida la ricostruzione fatta dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani. A SEGNALARE il comportamento della donna era stata una realtà antiraket che opera a Concesio. L’attività del segretario comunale aveva indispettito alcuni colleghi che da qualche tempo non tolleravano più il suo modo di fare. Il blitz era scattato nel tardo pomeriggio dell’11 maggio nel palazzo comunale di Concesio. Dora Cicalese era stata arrestata in flagranza. I carabinieri quando erano entrati in ufficio l’avevano sorpresa mentre riceveva 30 euro da un imprenditore che non voleva finire nel registro dei protestati. Subito dopo l’arresto l’ex segretario comunale di Concesio era stata sospesa dall’incarico per sei mesi. Dopo un periodo ai domiciliari la 67enne era poi tornata a piede libero in attesa del processo. Ieri è arrivata la conclusione della sua vicenda processuale con la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti