Dalle ferrate alle gite tra le trincee A Lodrino la montagna si vive a 360°

Sono pochi; si definiscono un «gruppo informale di amici, senza cariche elettive né organizzazione», ma danno vita a una incredibile mole di attività in montagna e a iniziative di volontariato da fare invidia a associazioni ben più grandi e strutturate. Sono i soci del Gruppo alpinisti Lodrino, nato nel 2011 su iniziativa di Fausto Pintossi sull’onda del successo che a Casto aveva creato e poi consolidato l’ormai famoso Parco delle ferrate. «È proprio da quell’iniziativa che abbiamo preso ispirazione: ci siamo messi insieme e abbiamo realizzato la Ferrata della Corna di Caspai e la Ferrata Nasego, sulla Corna di Savallo, con l’aiuto del Consorzio forestale Nasego e di altri gruppi», ricordano Pintossi e soci. «Due ferrate impegnative e frequentatissime; vengono addirittura dall’Austria e dall’Olanda per salirle». Un successo di cui vanno giustamente fieri. Non solo lavoro però: sono tutti appassionati alpinisti a cui piace vagabondare in gruppo per le montagne; soprattutto in inverno, per lo scialpinismo che è la loro grande passione. Alcuni poi arrampicano su roccia anche a elevato livello. «Per noi andare in montagna non è solo fatica: è soprattutto una festa. Le nostre gite, anche se impegnative, sono all’insegna dell’allegria - raccontano -. Nei rifugi, la sera, noi cantiamo anche se ormai è una abitudine fuori moda per troppa gente troppo presa, anche in alta quota, a trastullarsi col cellulare». E spesso rinunciano alle loro escursioni per organizzare gite per gli altri, in particolare collaborando con la commissione Cultura del Comune, sui luoghi della Grande guerra. Le balze dell’Adamello sono il luogo più gettonato per questo. E non mancano, tra le uscite per conto terzi, quelle facili alla portata di tutti. Insomma: un sodalizio che nonostante la giovane età rappresenta già un punto di riferimento per l’intera comunità. •