Un carico di rifiuti
smaltito sulle rive
del torrente Vrenda

di Massimo Pasinetti
La discarica a cielo aperto è stata scoperta ieri mattina dalla Polizia locale in località MondarinoL’autore del gesto ha cominciato a rimuovere il materialeUna parte dei rifiuti
La discarica a cielo aperto è stata scoperta ieri mattina dalla Polizia locale in località MondarinoL’autore del gesto ha cominciato a rimuovere il materialeUna parte dei rifiuti
La discarica a cielo aperto è stata scoperta ieri mattina dalla Polizia locale in località MondarinoL’autore del gesto ha cominciato a rimuovere il materialeUna parte dei rifiuti
La discarica a cielo aperto è stata scoperta ieri mattina dalla Polizia locale in località MondarinoL’autore del gesto ha cominciato a rimuovere il materialeUna parte dei rifiuti

Una vera e propria discarica a cielo aperto è stata scoperta in località Mondalino di Preseglie, lungo la provinciale la provinciale 79 «Lumezzane-Sabbio Chiese», ad un passo dalle acque del torrente Vrenda e nelle vicinanze del Caseificio Sociale Valsabbino. L’ha scoperta ieri mattina la Polizia Locale della Valsabbia che sulla base di una segnalazione in appensa due ore ha scoperto l’autore del gesto sconsiderato, l’abbandono di circa 5 metri cubi di materiale di vario genere (materassi, reti, doghe, grosse latte vuote, seggiolini, tubi vari, sacchi, borsine di plastica in quantità e fustini, mobiletti, sedie, scarpe, decine di lattine vuote di cibo per animali. IL FURBETTO, non tanto a dire il vero, visto che per fortuna è stato subito pizzicato, un giovane abitante di Sabbio Chiese residente a Bione, di fronte all’evidenza (il ritrovamento tra i rifiuti di scontrini di chiara appartenenza) non ha potuto altro che ammettere le prorpie colpe: era stato lì alcune settimane prima con il trattore ed aveva scaricato il materiale nel bosco a lato del fiume, in un punto poco frequentato, forse con l’intenzione in seguito di seppellire il tutto. Inevitabile a quel punto da un lato l’obbligo di rimozione del materiale, che ha subito iniziato a mettere in atto con i costi ovviamente a suo carico, dall’altro la forte sanzione pecuniaria in arrivo. Senza dimenticare che potrebbero esser presi nei suoi confronti anche provvedimenti penali. Il luogo scelto era ben nascosto alla vista tanto che da un primo sommario controllo il materiale non era stato individuato. Ma ad una successiva verifica gli agenti hanno rintracciato i rifiuti. Resta il gesto incomprensibile, perché tutto il materiale abbandonato era smaltibile al Centro di raccolta rifiuti di località Mondarone, a poche centinaia di metri e senza costi peraltro. L’unica «fatica» che ha evitato è stata quella di doversi preoccupare di separare i materiali per depositarli nei loro contenitori, pagata ora a caro prezzo. •

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