Sabbio Chiese
si rialza ma
non dimentica

di Massimo Pasinetti
Il cimitero di Sabbio Chiese: da ieri visite ai defunti consentite
Il cimitero di Sabbio Chiese: da ieri visite ai defunti consentite
Il cimitero di Sabbio Chiese: da ieri visite ai defunti consentite
Il cimitero di Sabbio Chiese: da ieri visite ai defunti consentite

Anche a Sabbio Chiese è iniziata ieri la tanto attesa fase due dell’emergenza. Un primo passo verso il ritorno alla normalità che passa anche dalla ritrovata possibilità di una visita ai cari estinti. «IL NOSTRO CIMITERO - conferma il sindaco Onorio Luscia - era chiuso da oltre un mese. Ma in questo periodo era troppo straziante, dopo il funerale, vedere il cancello richiudersi con la catena, senza che nessuno potesse più entrare per salutare i propri cari defunti». In una fase così tragica il divieto di accesso al cimitero è stato uno dei più dolorosi da rispettare, ancora più di quello di partecipare alle funzioni religiose. «Ma ora - prosegue Luscia - dopo un consulto con altri sindaci della zona, si è deciso che è ora di riaprire quel cancello incatenato». Anche Sabbio Chiese è stato profondamente ferito dal virus. «A oggi i contagiati ufficiali sono 50. Ma se faccio il conto delle persone con chiari sintomi che nelle scorse settimane si sono curate a casa e non hanno fatto il tampone, mi sento tranquillamente di dire che il numero di chi è stato contagiato andrebbe moltiplicato per cinque». UFFICIOSAMENTE quindi il contagio interessa circa 300 persone su meno di 4.000 abitanti, il 7,5% anziché quell’1,25% che risulta sulla base dei contagiati ufficiali. E i morti? «Il dato ufficiale a oggi è di 10 decessi. Ma anche qui qualche dubbio è lecito, visto che a Sabbio nei primi quattro mesi dell’anno sono decedute 31 persone, mentre in tutto il 2019 erano morti in 35». Oggi la situazione si è tranquillizzata, anche se la guardia resta alta. «Non abbiamo nessun contagiato in ospedale. Solo una parte di loro è a casa, in via di guarigione». Poi c’è la conta dei danni, con il virus che ha contagiato anche l’economia locale. «HA COLPITO pesantemente le piccole attività artigianali e commerciali e c’è chi nei momenti di sconforto parla anche di non riprendere più, spaventato da spese e investimenti non facili, senza le entrate. Ma poi prevale la volontà di ripartire. Noi come Comune possiamo aiutare nel posticipare le scadenze per il pagamento dei tributi, abbiamo attivato un conto dedicato per raccogliere fondi per l’emergenza alimentare e un numero telefonico per ascoltare le esigenze dei cittadini. Per il resto speriamo di poter avviare un servizio molto utile alle famiglie, il Cred estivo per i bambini. Ma il grosso punto di domanda è la scuola, con i connessi servizi di trasporto, il pedibus e la mensa, tutti in capo al Comune». CAPITOLO ANZIANI. «Infine - conclude il sindaco valsabbino - un’altra cosa che mi stringe il cuore è quando passo dalla nostra casa di riposo, che è comunale: vedere questi nonni alla finestra o sul terrazzo che ti guardano alla ricerca di contatto e ascolto e non poterli avvicinare è molto triste. Un grazie particolare lo devo a tutti gli operatori della Rsa, che pur sotto pressione hanno sempre mostrato grande disponibilità». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti