Riapre il cimitero, i ladri erano già in attesa

di Laura Piardi
La statua divelta e abbandonata nel cimitero di SarezzoUn piedistallo delle statueL’ingresso al cimitero forzato
La statua divelta e abbandonata nel cimitero di SarezzoUn piedistallo delle statueL’ingresso al cimitero forzato
La statua divelta e abbandonata nel cimitero di SarezzoUn piedistallo delle statueL’ingresso al cimitero forzato
La statua divelta e abbandonata nel cimitero di SarezzoUn piedistallo delle statueL’ingresso al cimitero forzato

Nulla ferma i furti, nemmeno il flagello di questi tempi. A Sarezzo nella notte tra il 18 ed il 19 maggio nel cimitero si sono intrufolati alcuni ladri, forzando il cancello d'ingresso posto proprio su via Antonini, la principale arteria che collega Sarezzo a Lumezzane. I MALVIVENTI hanno strappato dal piedistallo due gradi statue di bronzo raffiguranti gli angeli, poste nel centro del cimitero. Una è stata trovata abbandonata, mentre l'altra purtroppo è scomparsa con i ladri. «Dopo due mesi di chiusura - ha raccontato il sindaco Donatella Ongaro - lunedì sono stati riaperti i cimiteri comunali. E martedì mattina la brutta sorpresa. Immediato l'allarme, ma della refurtiva nessuna traccia. Si pensa ad almeno due persone dato che gli angeli in bronzo erano a grandezza d'uomo e pesanti da trasportare. Uno è restato a terra, l'altro sparito. Sono entrati dall’accesso secondario che da su via Antonini, posto di fronte ad Acciaierie Venete, scassinando il lucchetto del cancello». I ladri hanno potuto agire indisturbati, favoriti anche dal fatto che eventuali rumori prodotti per togliere dal basamento le statue potevano essere scambiati per provenienti dalle acciaierie e difficilmente anche qualche nottambulo avrebbe potuto capirne l'esatta provenienza. Da un primo sopralluogo, pare non sia stato rubato nient'altro. «Gli angeli - ha proseguito il sindaco Donatella Ongaro - erano un dono di una famiglia saretina per arredare ed abbellire il cimitero, un regalo per tutti. È un gesto che mi lascia profondamente rammaricata: una mancanza di rispetto per il luogo sacro e verso i defunti, per altro in un momento tanto delicato e doloroso come questo. È più il danno del guadagno che i ladri faranno; un furto con ogni probabilità mirato a rivendere il bronzo. Ora, sperando che anche l'angelo trafugato venga ritrovato, stiamo valutando se riposizionare la statua rimasta nella stessa posizione, o valutare un’altra dimora». È stato diffuso l'invito (anche tramite il servizio whatsapp comunale) a chi avesse visto o sentito qualcosa di sospetto e di contattare i carabinieri di Villa Carcina (030 881322). • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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