Quelle siepi si potevano tagliare: assolto Pasini

di M.P.
Ermano Pasini, assolto
Ermano Pasini, assolto
Ermano Pasini, assolto
Ermano Pasini, assolto

Sono stati cinque lunghi anni. Anni in cui non è stato mai interrogato e in cui ha dovuto attendere quella che è stata l’unica udienza del processo per essere dichiarato innocente. IL PROCESSO a Ermano Pasini, per fatti accaduti quando era vice sindaco di Provaglio Valsabbia è quindi iniziato e si è concluso ieri. All’udienza era arrivato con l’accusa d’abuso d’ufficio. Ma proprio la pubblica accusa, rappresentata dal pm Ambrogio Cassiani, nella requisitoria ha chiesto l’assoluzione dell’ex amministratore pubblico valsabbino. La principale questione al centro del processo era quella dell’allargamento di alcune strade con la potatura di siepi. Secondo quanto emerso nelle indagini, all’epoca coordinate dal pm Leonardo Lesti, per quell’intervento sarebbe stata necessaria l’autorizzazione della Comunità montana. Ieri, in dibattimento, è stato dimostrato il contrario dalla difesa rappresentata dall’avvocato Sandro Mainardi. «Mi hanno restituito - ha commentato Pasini, dopo la lettura della sentenza - la mia professionalità e dignità. La cosa bella è stato da parte del pm il riconoscimento che l’amministrazione comunale lavorava nell’interesse dei cittadini. Se in un’udienza si è chiuso il processo, vuol dire che tutto era evidente anche prima. Ottimo il lavoro dell’avvocato Mainardi che ringrazio come il pm Cassiani per correttezza e professionalità». Entrando nel merito della vicenda delle siepi, Pasini ha sottolineato che «nel Comune, fino al 2014, da una ventina d’anni, veniva emessa l’ordinanza. Poi questo fatto venne contestato. Oggi è stato dimostrato il contrario. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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