Prevalle,
quaranta campioni
con le foglie

di Alessandro Gatta
Il bellissimo viale dei Gelsi di Prevalle. Adesso è diventato un monumento vivo
Il bellissimo viale dei Gelsi di Prevalle. Adesso è diventato un monumento vivo
Il bellissimo viale dei Gelsi di Prevalle. Adesso è diventato un monumento vivo
Il bellissimo viale dei Gelsi di Prevalle. Adesso è diventato un monumento vivo

Sopravvivenza di un’economia della seta scomparsa da tempo in Lombardia, il celebre viale dei Gelsi di Prevalle è entrato a far parte del prestigioso Elenco degli alberi monumentali del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali: i maestosi alberi che si affacciano direttamente a palazzo Morani, sede del Comune, sono stati inseriti nell’albo nazionale nel corso dell’ultimo aggiornamento, il 24 luglio, insieme ad altre 378 nuove iscrizioni. In tutto sono 40 esemplari di Morus alba, il gelso bianco, tutti secolari (alcuni sfiorerebbero i 200 anni di vita): il più alto raggiunge i 12 metri e mezzo, gli altri in media si alzano per 10. La circonferenza del fusto, in media 2,30 metri, arriva a 2,70 nel più grande. Questi, appunto, i criteri che hanno portato al riconoscimento della monumentalità: età e dimensioni, ma anche la cosiddetta «architettura vegetale». Il viale è appunto una testimonianza della bachicoltura lombarda, molto diffusa fino alla metà del Novecento: le foglie dei gelsi, infatti, erano indispensabili per alimentare le larve della falena dai cui bozzoli i contadini ricavavano il primo introito dell’annata agricola. «Viali, filari e piante isolate erano molto diffusi nel nostro territorio - ricorda il consigliere comunale Paolo Burlon, presidente della commissione Ambiente - e quasi tutte le famiglie si dedicavano a questa pratica. Ma con il boom degli anni ’50 e ’60 la bachicoltura, così come altre colture come la cipolla di Prevalle, vennero abbandonate. Fortunatamente esistono ancora filari, viali e alberi ben tenuti: grazie a questo riconoscimento si garantirà una maggiore salvaguardia di un viale storico, dal grandissimo valore paesaggistico». È UN PEZZO di storia meta di camminatori e sognatori, terra di incontri romantici e oggi anche di inevitabili selfie e stories su Instagram. In tutta Italia sono solo 3.561 gli alberi o gli insiemi di alberi inseriti nell’Elenco dei monumentali: di questi, come detto, 379 sono arrivati con l’ultimo aggiornamento. Nel Bresciano, compreso Prevalle, sono 36: i paesi che vantano più riconoscimenti sono Toscolano Maderno (con 7 alberi), Corte Franca, Darfo Boario, Pertica Bassa e Piancogno (3), Adro e Lonato (2). •

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