Picchiava la madre per denaro Il caso finisce davanti al giudice

di Paolo Cittadini
Il processo con rito abbreviato a carico del figlio violento si svolge davanti al gup Carlo BianchettiPercosse, minacce, maltrattamenti  sull’anziana madre
Il processo con rito abbreviato a carico del figlio violento si svolge davanti al gup Carlo BianchettiPercosse, minacce, maltrattamenti sull’anziana madre
Il processo con rito abbreviato a carico del figlio violento si svolge davanti al gup Carlo BianchettiPercosse, minacce, maltrattamenti  sull’anziana madre
Il processo con rito abbreviato a carico del figlio violento si svolge davanti al gup Carlo BianchettiPercosse, minacce, maltrattamenti sull’anziana madre

A settembre di un anno fa era stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti e lesioni nei confronti della madre ultraottantenne. Per gli inquirenti nell'autunno del 2018 in più occasioni avrebbe minacciato, insultato e persino percosso l'anziana per farsi consegnare qualche euro da spendere in vino e altri alcolici. PER LUI, un 54enne valsabbino, erano scattate le manette. Dopo alcuni mesi in carcere, ad aprile è stato collocato ai domiciliari e per lui si è aperto il processo che si celebra con il rito abbreviato davanti al gup Carlo Bianchetti che al pubblico ministero nel corso dell'ultima udienza ha chiesto di valutare la possibilità di contestargli anche il reato di rapina. Dagli atti emerge infatti che l'uomo, che abita nella stessa casa della madre seppur in un altro appartamento, in occasione di una delle sue sfuriate a giugno dell'anno scorso avrebbe spinto l’anziana e si sarebbe impossessato della borsa e del denaro contenuto. Così la sua posizione si è aggravata. «Non ho fatto nulla di quello che mi viene contestato - si era difeso il 54enne quando dopo l'arresto era stato sentito dal magistrato - non ho maltrattato mia madre, né l'ho rapinata». Ma per gli inquirenti non sarebbe questa la verità. Secondo l'accusa, infatti, il figlio nel settembre di due anni fa più volte si sarebbe scagliato contro l'anziana madre tanto che per mettere fine alla sua furia era dovuta intervenire una sorella soccorsa poi dai carabinieri. Così nel settembre dell’anno scorso, il violento è stato raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare che l'ha fatto finire dietro le sbarre. Per i suoi difensori però non sarebbe stato in grado di intendere e volere quando ha aggredito la madre. L'uomo infatti ha gravi problemi di alcolismo, al genitore chiedeva i soldi (anche decine di euro al giorno) per potersi scolare qualche bicchiere, e per questo il tribunale ha disposto una perizia per stabilire una volta per tutte se fosse in grado di capire quel che stava facendo quando minacciava, anche di morte, l'anziana madre con cui non avrebbe mai avuto un buon rapporto. Nel corso dell'udienza dello scorso 28 maggio il gup ha conferito l'incarico al perito per una valutazione psichiatrica sull'imputato. Il perito, lo psichiatra Sergio Monchieri, si è preso 40 giorni per depositare le sue conclusioni. Il processo è stato aggiornato a metà luglio per la discussione e l'eventuale sentenza. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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