La lunga attesa è terminata Torna agibile il Senter de Mès

di Alessandro Gatta
La grande soddisfazione di chi ha ripristinato il sentieroL’intervento di pulizia ha portato a eliminare molte ramaglieUn passaggio del sentiero che si sviluppa lungo 5 chilometriIl cartello che racconta agli escursionisti il paesaggio circostante
La grande soddisfazione di chi ha ripristinato il sentieroL’intervento di pulizia ha portato a eliminare molte ramaglieUn passaggio del sentiero che si sviluppa lungo 5 chilometriIl cartello che racconta agli escursionisti il paesaggio circostante
La grande soddisfazione di chi ha ripristinato il sentieroL’intervento di pulizia ha portato a eliminare molte ramaglieUn passaggio del sentiero che si sviluppa lungo 5 chilometriIl cartello che racconta agli escursionisti il paesaggio circostante
La grande soddisfazione di chi ha ripristinato il sentieroL’intervento di pulizia ha portato a eliminare molte ramaglieUn passaggio del sentiero che si sviluppa lungo 5 chilometriIl cartello che racconta agli escursionisti il paesaggio circostante

Il gran giorno è arrivato, dopo una lunga attesa. Taglio del nastro domani per il Senter de Mès di Vallio Terme, già tracciato dal Cai (è il numero 520) ma per anni impraticabile, e per questo tanto atteso da paesani ed escursionisti. Ora finalmente è stato ripristinato: un percorso di 5 chilometri, con 300 metri di dislivello e una quota altimetrica media di oltre 600 metri, che dal Colle Sant’Eusebio, al confine con Caino, arriva al Monte Tre Cornelli, al confine con Gavardo e Paitone. Per attraversarlo ci vuole almeno un’ora e mezza: il punto di partenza, al Colle di Sant’Eusebio, si trova a 580 metri di altitudine, in prossimità dell’intersezione tra le Strade provinciali 57 e 237. La località di arrivo, sulla cima Tre Cornelli, sfiora i mille metri e confina con i prati e i boschi del Monte Tesio, con area attrezzata per il campeggio libero, la casina comunale di Gavardo, la chiesetta degli Alpini. Da qui l’escursione può proseguire c fino all’Altopiano di Cariadeghe, a Serle. Non pochi i lavori svolti, a partire da una pulizia profonda, con rimozione di ramaglie e definizione dell’ampiezza del sentiero. Sono state poi posate staccionate per la messa in sicurezza dei passaggi più esposti, e pure un’opera di sostegno con pali in legno in un punto del percorso particolarmente stretto. FATTO QUESTO, sono stati posizionati anche 30 cartelli segnavia di località e naturalità, 15 picchetti segnavia, vernice bianca e rossa per la segnaletica del sentiero Cai, un cartello turistico che racconta del paesaggio e di tutte le cime montane visibili a occhio nudo, tabelloni informativi con mappa sentieristica d’insieme e su flora e morfologia del terreno. E ancora, nella zona panoramica del Dosso Paraù ora c’è una seduta, in località Nèspol una zona di sosta con tavolo e panche, e pure un kit essenziale di pronto intervento. ALLA SISTEMAZIONE del sentiero, e alla sua futura manutenzione, hanno partecipato e parteciperanno la Pro loco, il Gruppo alpini, il Gruppo amici della montagna, la Protezione civile, la Federcaccia. Per completare l’opera ci sono voluti più di 11mila euro e quasi due anni di lavoro. Ma adesso il sentiero è servito, e la festa anche: ritrovo domani alle 9 al Colle Sant’Eusebio, partenza alle 9.30, due ore di camminata prima di arrivare al Prat del Nèspol, poi aperitivo offerto e area ristoro (a pagamento), il concerto del quartetto d’ottoni Maschera Ensemble. Lungo il percorso saranno presenti guide per fornire informazioni storiche e naturalistiche. Per l’occasione il Comune mette a disposizione anche un bus navetta, con partenza dalle 8 al piazzale Alpini e ritorno previsto dalle 16 in poi. •

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