L’Ecomuseo del Botticino invita i fan della storia ad «apPASSIonarSi»

di AL.GAT.
Il santuario della Valverde, tra Rezzato e Botticino
Il santuario della Valverde, tra Rezzato e Botticino
Il santuario della Valverde, tra Rezzato e Botticino
Il santuario della Valverde, tra Rezzato e Botticino

Un piano triennale per diffondere la conoscenza del territorio e i suoi beni, coinvolgendo tutti i Comuni dell’Ecomuseo del Botticino, la realtà (operativa dal 2006) con sede a Prevalle e che raggruppa anche Botticino, Rezzato, Mazzano, Nuvolera, Nuvolento, Paitone, Gavardo, Vallio e Serle. È stato presentato ieri mattina nella sede di Palazzo Morani insieme a un primo evento, una visita guidata al santuario della Valverde di Rezzato. Si chiama «apPASSIonarSi», e nasce da un lavoro svolto nei mesi scorsi, durante il quale sono stati mappati, filmati e fotografati tutti i santuari e le chiese del territorio dei 10 Comuni. Tutto il materiale sarà divulgato via web e sui canali social dell’Ecomuseo, messo a disposizione delle amministrazioni comunali e delle biblioteche. Da qui al 2023, poi, saranno organizzate visite guidate non stop del santuario di Rezzato, della chiesa di San Faustino al Monte a Botticino, della Pieve di Santa Stefania a Nuvolento, del santuario di Paitone, dell’Annunciata di Serle. Un nuovo capitolo nella promozione di un territorio che trova il suo denominatore comune nella montagna carsica bresciana, nell’estrazione e lavorazione del marmo. Negli ultimi anni sono già stati rilanciati i piatti tipici (lo spiedo di Serle, l’Oc de San Martì di Paitone, il casoncello di Sant’Andrea a Nuvolento) anche al di fuori della provincia, e i sentieri montani tra cui il numero 530 (del Carso bresciano, che verrà ufficialmente inaugurato in primavera dopo un sostanzioso restyling), e sono stati studiati i personaggi che hanno fatto la storia del territorio, le scuole d’arte, gli episodi della Grande guerra. Ora si riparte dalle chiese, con visite guidate e non solo. IL PIANO è suddiviso in tre aree (storia e musei, beni culturali e natura) prevede per ogni uscita un percorso legato al luogo e alla memoria, un racconto animato di storie, memorie e curiosità, attività per il pubblico e pure un «quaderno dei ricordi», consegnato ai partecipanti e su cui sarà possibile scrivere o disegnare i propri racconti. Altra novità: il primo febbraio inizierà la prima edizione del Premio Ecomuseo del Botticino, che vuole celebrare tutti coloro che hanno lasciato un segno positivo sul territorio. Chiunque potrà proporre un nome, dal cittadino a enti e consorzi: le candidature entro il 29 febbraio.

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