Il sortilegio è spezzato, al Gaver torna lo sci

di Mila Rovatti
I lavori di messa in sicurezza della strada per il Gaver sono ormai in dirittura d’arrivo: gli impianti di risalita e le piste da  sci  non saranno più in ostaggio del pericolo slavine
I lavori di messa in sicurezza della strada per il Gaver sono ormai in dirittura d’arrivo: gli impianti di risalita e le piste da sci non saranno più in ostaggio del pericolo slavine
I lavori di messa in sicurezza della strada per il Gaver sono ormai in dirittura d’arrivo: gli impianti di risalita e le piste da  sci  non saranno più in ostaggio del pericolo slavine
I lavori di messa in sicurezza della strada per il Gaver sono ormai in dirittura d’arrivo: gli impianti di risalita e le piste da sci non saranno più in ostaggio del pericolo slavine

Il sortilegio è spezzato. Dopo cinque anni di Calvario, dal prossimo inverno il Gaver riaprirà gli impianti di risalita. L’allestimento del nuovo paravalanghe, che metterà in sicurezza uno dei tratti di strada più a rischio della provinciale 669, fra Bagolino e la stazione sciistica, ha convinto Carlo Gervasoni, proprietario della struttura, che c’è ancora una speranza. I lavori stanno procedendo celermente anche in località del «Canal rot», poco più a monte dell’abitato della frazione Valle Dorizzo, uno fra i canaloni più pericolosi, da dove puntualmente si staccano slavine consistenti che scendono fino alla strada mettendo a rischio l’incolumità degli automobilisti. La minaccia incombente sulla viabilità che porta alla stazione sciistica del Gaver sarà presto un ricordo, ma il problema della sicurezza non è definitivamente risolto. La posa del paramassi consente comunque agli impianti di risalita di ripartire. Nell’operazione sicurezza è stato investito 1 milione 600mila euro, in gran parte finanziati con i fondi destinati ai Comuni di confine. «Siamo naturalmente soddisfatti del traguardo che rilancerà il turismo – afferma il sindaco di Bagolino Gianzeno Marca- contiamo che per l’Immacolata il sistema di protezione sia pronto. Da parte nostra cercheremo di mettere i gestori degli impianti di risalita nelle condizioni migliori per operare». Carlo Gervasoni è ottimista: «Finalmente siamo passati dalle parole ai fatti e io mantengo la promessa di riaprire, quest’anno partiranno solo alcuni degli impianti, ma ho già comprato i cannoni necessari ad innevare le due piste Campras sud e Campras nord e garantisco che saremo la prima stazione sciistica ad aprire i battenti». Anche il rifugio Campras riprenderà l’attività a partire dal 15 novembre e se le cose andranno bene Gervasoni promette per i prossimi anni investimenti importanti, comprese due nuove seggiovie. La partenza quest’anno sarà dunque in modalità ridotta, funzioneranno i due skilift e il tapis roulant per i più piccoli, ma per le famiglie o per chi vuole approcciare per la prima volta a questo sport potrebbe essere un’opzione interessate. LA PISTA DA FONDO sarà invece gestita dai proprietari della Locanda Gaver a cui Carlo Gervasoni in questi giorni ha ceduto la sua quota del 50%. Ci sono tutti i presupposti e i segnali perché inizi la seconda vita del Gaver, dove gli impianti di risalita erano chiusi da 5 anni. •

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