Il Progetto di Fedele Mora «Vogliamo trasformare questo paese dormitorio»

di M.PAS.
Elezioni a Villanuova: i sostenitori di Fedele Mora, ultimo a destra
Elezioni a Villanuova: i sostenitori di Fedele Mora, ultimo a destra
Elezioni a Villanuova: i sostenitori di Fedele Mora, ultimo a destra
Elezioni a Villanuova: i sostenitori di Fedele Mora, ultimo a destra

È un deja vu politico quello che sta per andare in scena a Villanuova: a contrastare il bis del sindaco Michele Zanardi ci sarà nuovamente la lista «Un progetto per Villanuova», ma stavolta il candidato sindaco sarà Fedele Mora, alla testa di una civica di centrodestra costituita da indipendenti e da simpatizzanti di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con l’architetto 48enne a guidare il gruppo. Funzionario operativo nel settore dei lavori pubblici in Valsabbia (per conto della Comunità montana) ma anche sul territorio della Valtenesi, Mora ha deciso di sperimentarsi in politica candidandosi per la prima volta. Con quale obiettivo? «Prima di tutto quello di crescere come amministratore. Poi voglio ridare a un paese che oggi è un dormitorio la forte struttura produttiva che aveva un tempo attraverso un cambio di indirizzo nel modo di amministrare. Dobbiamo passare dalla logica dell’amministrazione comunale che fa tutto alla prassi del lasciare più spazio all’iniziativa privata. Ma bisogna anche intervenire sul centro storico, oggi sostanzialmente abbandonato, recuperandolo in edilizia, qualità ambientale e sicurezza». L’esperienza in minoranza, a detta di chi oggi è con Mora ma c’era anche cinque anni fa, «è stata negativa, con un consiglio comunale svuotato e con un rapporto con noi di totale chiusura. Ora vogliamo cambiare, stabilire un contatto diretto soprattutto sulle questioni fondamentali». IN PRIMO PIANO secondo l’opposizione c’è anche una questione di informazione assente, e Mora vuole «un cambio di rotta, un approccio trasparente anche con la popolazione». Poi arriva il turno delle contestazioni: «Per realizzare la mensa era giusto ampliare una scuola realizzata 90 anni fa, negli anni ’30? E perché non si è richiesto un finanziamento sovracomunale per gli edifici scolastici preferendo usare fondi propri? E gli spazi già della nostra scuola sono stati ben utilizzati? E il problema occupazione? Noi vogliamo rilanciare la zona artigianale creando nuovi posti di lavoro, invertendo la tendenza attuale». Infine, secondo la lista civica che punta al municipio sul tavolo c’è anche la spinosa questione del depuratore delle fogne del Garda la cui realizzazione è stata ipotizzata nella vicina Gavardo: «Mentre qualcuno tace, noi siamo contrari a farci carico dei reflui provenienti dal Benaco - conclude l’aspirante sindaco -. Anche perché per farli arrivare in Valsabbia sarebbe necessario un grande spreco di energia, pompando milioni di litri di acque nere in salita». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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