Depuratore, il progetto è dietro l’angolo

di Alessandro Gatta
Una delle ultime iniziative di protesta contro il depuratore del Garda
Una delle ultime iniziative di protesta contro il depuratore del Garda
Una delle ultime iniziative di protesta contro il depuratore del Garda
Una delle ultime iniziative di protesta contro il depuratore del Garda

Potrebbero essere davvero gli ultimi giorni di una fremente attesa, prima che il progetto del nuovo depuratore del Garda (con impianti a Gavardo e Montichiari) venga finalmente svelato, a nove mesi dalla prima «uscita» ufficiale, e messo a disposizione anche dei sindaci dell’asta del Chiese: lo conferma l’Ufficio d’Ambito provinciale, che ha competenza sulla depurazione (e a cui spetterà l’ultima parola), nella lettera consegnata al sindaco di Gavardo Davide Comaglio, che a nome di 18 Comuni del «fronte del Chiese» (i paesi interessati e contrari alle localizzazioni dei due impianti) il 26 giugno scorso aveva chiesto la convocazione urgente e la possibilità di vedere il progetto. «GLI UFFICI sono in attesa del deposito della documentazione da parte del gestore Acque Bresciane – scrive Daniela Gerardini, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Ato - la società ha confermato negli ultimi giorni che sta provvedendo al completamento del progetto, che ha richiesto alcuni adeguamenti per effetto della recente entrata in vigore del Regolamento regionale 6/2019, con la previsione della consegna a breve all’Ufficio d’Ambito». Il nuovo regolamento regionale, come ha ricordato la Provincia solo pochi giorni fa, prevede che la documentazione progettuale contenga anche la valutazione delle possibili soluzioni alternative. Anche questo un tema caldo: i sindaci del Chiese chiedono, ad esempio, che si consideri l’ipotesi di potenziare il depuratore esistente di Peschiera, mantenendo così lo scarico dei reflui nel fiume Mincio. «Sarà mia cura assicurare - conclude Gerardini – una volta verificata la completezza della documentazione, la tempestiva evasione della vostra richiesta». E quindi la convocazione dei sindaci, e la condivisione del contestato progetto. •

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