Casto dormirà sonni tranquilli grazie al suo «Grande fratello»

di Massimo Pasinetti
La strada all’uscita di Malpaga in direzione di NozzaLa strada che congiunge il capoluogo Casto al vicino Bione
La strada all’uscita di Malpaga in direzione di NozzaLa strada che congiunge il capoluogo Casto al vicino Bione
La strada all’uscita di Malpaga in direzione di NozzaLa strada che congiunge il capoluogo Casto al vicino Bione
La strada all’uscita di Malpaga in direzione di NozzaLa strada che congiunge il capoluogo Casto al vicino Bione

Arrivano le telecamere ai varchi di accesso e nei luoghi sensibili di Casto. è il risultato dell’impegno preso nell’ultima campagna elettorale dal sindaco uscente Diego Prandini, peraltro senza rivali alla consultazione. «NEGLI INCONTRI a Casto e nelle frazioni - ha spiegato Prandini - pur se viviamo in una realtà in cui i furti ed i reati sono poco frequenti, di gran lunga l’esigenza più sentita dai cittadini è quella della sicurezza, soprattutto stradale. E quindi ci siamo subito mossi». I soldi già messi a bilancio sono per ora 60.000, suddivisi in due lotti, metà nel 2019 e l’altra metà nel 2020. Ma già l’amministrazione comunale immagina un ampliamento del progetto con un maggior numero di punti da sottoporre a continuo controllo. «Con la Centrale di registrazione che verrà realizzata negli spazi del municipio ed alla quale avranno accesso solo le forze dell’ordine e, in caso di necessità, il sindaco o suo delegato - aggiunge Prandini - vogliamo posizionare prima le telecamere agli ingressi del Comune, poi ci dedicheremo a quelle da attivare nei luoghi sensibili come le scuole e gli altri edifici pubblici». Telecamere pronte per essere installate, quindi, dopo il «Doss del Grom» sul confine con Lodrino, dopo Malpaga in direzione di Nozza, a Casto in corrispondenza della strada provinciale che collega a Bione e che inizia la sua salita lì dove c’è il ponticello sul torrente Nozza, sempre a Casto verso Alone, e dopo Auro, quando la strada raggiunge il confine di Casto per proseguire in territorio di Mura. Le prime 5 telecamere dovrebbero essere posizionate a breve per «blindare» il territorio. Poi si passerà ai punti sensibili del Comune quali, oltre alle scuole, il municipio (dove ci sono anche l’Ufficio Postale, gli ambulatori medici ed anche il cimitero (qui soprattutto per prevenire eventuali azioni vandaliche), la piazza centrale. «Nelle nostre intenzioni - promette Prandini - c’è la volontà di predisporre subito un ulteriore sviluppo». •

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