Casto, 60 mila euro per «rialzare la testa»

di Massimo Pasinetti
L’esterno della scuola materna di CastoLa scuola elementare del comune della Valsabbia
L’esterno della scuola materna di CastoLa scuola elementare del comune della Valsabbia
L’esterno della scuola materna di CastoLa scuola elementare del comune della Valsabbia
L’esterno della scuola materna di CastoLa scuola elementare del comune della Valsabbia

C’è un impegno finanziario importante dietro l’hashtag #aiutiAMOCasto: con questa operazione il Comune mette significativamente mano alle proprie risorse per sostenere i cittadini messi economicamente in ginocchio dalla pandemia. IN SOLDONI, l’ente locale ha deciso di investire complessivamente 60mila euro per metterli a disposizione dei genitori con figli che frequentano (o meglio frequentavano) la scuola materna (per 10mila euro), di quelli dei ragazzini di elementare, media e superiori e dei giovani iscritti all’Università (per altri 30mila euro). L’AMMINISTRAZIONE comunale non si è dimenticata neppure dei gestori di attività commerciali come bar e negozi (mettendo a disposizione 6.000 euro) e di chi possiede una partita Iva (con uno stanziamento da 14mila). I diecimila legati al caso materna sono a disposizione di tutte le famiglie residenti che hanno figli iscritti alla scuola dell’Infanzia «Ugo Lucchini» di Casto: per loro il Comune pagherà l’80% della retta dell’asilo per 4 mesi (da marzo a giugno) se i genitori hanno subito riduzioni delle loro entrate per cassa integrazione o per la sospensione dell’attività di uno o entrambi. L’integrazione sarà girata direttamente alla scuola dall’ente locale. I TRENTAMILA per elementare, media, superiori e università (posto che gli assegni di merito quest’anno non saranno erogati, mentre sono mantenute le borse di studio) prevede un contributo da 150 euro per gli studenti della scuola dell’obbligo e di 100 per quelli di superiori e università; questo per aiutare le famiglie che hanno sostenuto spese per la didattica a distanza (connessioni internet e acquisto di dispositivi) e per i servizi non goduti come gli abbonamenti ai trasporti. Poi ci sono i seimila a favore di ogni attività commerciale del territorio che a causa dell’emergenza covid-19 ha chiuso l’attività per più di 3 settimane. Queste realtà, che nei borghi di montagna svolgono un servizio prezioso per la comunità, riceveranno un contributo di 500 euro per contribuire all’acquisto dei dispositivi necessari alla ripresa del lavoro. INFINE ECCO i 14mila messi a disposizione dall’ente locale di tutti coloro che a Casto hannouna partita Iva e hanno già ricevuto il contributo statale da 600 euro. Che per il mese di aprile viene integrato di 200 euro così da equipararlo agli 800 del contributo di maggio, e partecipare alle spese per l’acquisto dei dispositivi per la ripartenza. In Comune anticipano che alla luce della probabile durata della crisi non solo sanitaria questa potrebbe essere solo la prima tranche di contributi: altri ne arriveranno, e intanto i moduli delle domande d’accesso sono disponibili sul sito del Comune. Ma bisogna fare in fretta. Vanno compilati e inviati tassativamente entro le 12 di venerdì: per la scuola materna a fondazionelucchini.casto@gmail.com; per le scuole e l’università a tributi@comune.casto.bs.it; per i commercianti e le partite Iva a ragioneria@comune.casto.bs.it. •

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