Battaglia all’epidemia: «Grazie ragazzi!»

Alcuni dei giovani volontari all’opera a Lumezzane Il gruppo di ragazzi della Protezione civile al completo
Alcuni dei giovani volontari all’opera a Lumezzane Il gruppo di ragazzi della Protezione civile al completo
Alcuni dei giovani volontari all’opera a Lumezzane Il gruppo di ragazzi della Protezione civile al completo
Alcuni dei giovani volontari all’opera a Lumezzane Il gruppo di ragazzi della Protezione civile al completo

Marco Benasseni I luoghi comuni? Da buttare. Soprattutto quello che vorrebbe i giovani alle prese con la voglia di far niente. Una delle tante smentite arriva da Lumezzane, dove c’è una task force di giovanissimi volontari in prima linea per dare una mano nell’emergenza sanitaria. Chiara Gozzini, Giulia Cirelli, Matteo Bosio, Matteo Gozzini, Alessio Scaramella, Luca Leone, Luca Tamburini, Silvia Gnutti e Nicholas Lombardi hanno tra i 18 e i 22 anni, alcuni sono studenti, altri lavorano: a unirli è l’altruismo. Sono divisi in due squadre che lavorano a settimane alterne, dalle 8 al pomeriggio e dal lunedì al sabato. «In questo periodo di emergenza chiediamo alle scuole un po’ di flessibilità in modo da essere sempre disponibili - racconta Chiara Gozzini -. Riteniamo giusto dare priorità alle cose importanti. Solitamente, invece, ritagliamo del tempo quando è possibile: alcuni di noi lavorano; per altri ci sono gli impegni universitari, ma il tempo lo si trova sempre». DI COSA vi occupate? «In questo momento siamo operativi in un negozio di alimentari: raccogliamo la lista della spesa per le persone che hanno bisogno della consegna a domicilio - risponde Chiara -. C’è chi si occupa della segreteria, chi imbusta e chi porta. Ci occupiamo pure della consegna delle mascherine: abbiamo iniziato con i cittadini over 90, mentre ora stiamo consegnando protezioni a ogni nucleo familiare». A rivolgersi a questo servizio, che è offerto dalla Protezione civile, sono soprattutto gli anziani soli; ma ci sono anche donne giovani con figli a casa che faticano a muoversi e chiedono di essere aiutate. «Spesso gli anziani ci intrattengono per fare due parole al telefono: non vedono nessuno da settimane - raccontano i volontari -. Gli incontri per la consegna spesso sono emozionanti, e a volte toccano il cuore. Ci dicono che sembriamo i nipoti che non vedono da più di un mese. Per noi invece sono i nostri nonni che non vediamo da quattro settimane. Anziani a parte - aggiungono - chiunque si trovi in una situazione di bisogno ci può contattare. Non abbiamo mai detto di no, l’aiuto vale per tutti». Questi ragazzi, operativi ormai da quattro settimane, si sono iscritti alla Protezione civile di Lumezzane da circa un anno. Tutto è iniziato con il campus estivo che l’associazione organizza per raccontare ai giovani la vita di un volontario. Durante quell’esperienza è scattato l’interesse che poi si è consolidato partecipando al corso tenuto dall’Associazione comuni bresciani con il supporto del coordinamento del volontariato di Brescia. Un impegno davvero prezioso ed encomiabile. Peccato che Chiara, che è la figlia del presidente Emilio Gozzini, debba raccontare che il papà, dopo oltre un mese in prima linea, è stato ricoverato per contagio da Covid 19. «Sta bene e si sta rimettendo - precisa la figlia -. Lo stanno curando con farmaci sperimentali. È una roccia e tornerà presto a casa». •

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