Arriva una boccata di ossigeno ai Comuni assegno da 4 milioni

di Massimo Pasinetti
A Gavardo è atteso un contributo di oltre 750mila euro
A Gavardo è atteso un contributo di oltre 750mila euro
A Gavardo è atteso un contributo di oltre 750mila euro
A Gavardo è atteso un contributo di oltre 750mila euro

Dal Governo un assegno di 4 milioni di euro per la Valle Sabbia, per i 25 Comuni che la costituiscono, soldi che serviranno a fronteggiare la crisi di liquidità degli enti locali. La cifra per la valle fa parte del Decreto Rilancio che con una misura ad hoc porterà nel Bresciano uno stanziamento straordinario di 77,7 milioni di euro, previsti in particolare per le zone più colpite dal Coronavirus (fino ad un totale 200 milioni di euro insieme a Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona), attraverso il riconoscimento di 61,40 euro per ogni residente. A ricevere più soldi saranno Gavardo con i suoi oltre 12.000 abitanti, che riceverà più di 750.000 euro, Vobarno che, contando oltre 8.000 residenti, incasserà 500.000 euro, e Villanuova sul Clisi con i suoi quasi 6.000 residenti, che riceverà la somma di oltre 350.000 euro. Oltre 200.000 euro riceveranno anche Barghe, Bagolino, Roè Volciano, Sabbio Chiese e Vestone, mentre tra i 100 ed i 200.000 euro andranno a Serle, Paitone, Idro, Casto, Odolo e Agnosine. INFINE, con importi compresi tra 21.700 e 94.100 euro troviamo Preseglie, Vallio Terme, Bione, Provaglio Valsabbia, Mura, Pertica Bassa, Pertica Alta, Treviso Bresciano, Lavenone, Anfo e Capovalle. In tutto comunque, sulla base dei circa 68.000 abitanti conteggiati in Valsabbia, la valle riceverà 4 milioni e 181.000 euro, in fondo un tesoretto tutt’altro che da sottovalutare. Per la ripartizione del fondo, come detto composto da 200 milioni di euro da suddividere tra le 5 provincie, è probabile che si debba attendere l’estate, entro il mese di luglio, quando l’erogazione dovrebbe avvenire per ogni singolo Comune, in un’unica soluzione. «Fondi, questi - secondo il decreto - destinati ad interventi di sostegno di carattere economico e sociale connessi con l’emergenza Coronavirus e per far fronte alle esigenze di bilancio dei Comuni che risentono della crisi conseguente alla pandemia» che ha ridotto fortemente le entrate. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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