Violenze domestiche, doppio incubo finito

di Claudia Venturelli
Nuovi casi di violenza domestica in Valcamonica
Nuovi casi di violenza domestica in Valcamonica
Nuovi casi di violenza domestica in Valcamonica
Nuovi casi di violenza domestica in Valcamonica

La violenza di genere è quella domestica sono tra le sopraffazioni più odiose, e nelle ultime ore due casi hanno fatto suonare nuovamente il campanello di allarme in Valcamonica. A Breno i carabinieri della stazione hanno eseguito un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di un operaio di 45 anni fino a poche ore fa incensurato. L’accusa è di aver minacciato e aggredito più volte negli ultimi mesi gli anziani genitori. IL MOTIVO era sempre lo stesso: l’uomo fa uso di stupefacenti, e chiedeva denaro a madre e padre per acquistarli. Lo hanno sempre accontentato, ma le richieste si facevano sempre più frequenti, accompagnate anche da comportamenti sempre più aggressivi. Non riuscendo più a far fronte alle sue necessità e impauriti, i due anziani hanno trovato la forza di andare in caserma e denunciare. Così il 45enne è stato messo sotto controllo e infine sorpreso in flagranza di reato. Ora non potrà uscire di casa. Un caso molto simile era venuto alla luce due settimane fa a Costa Volpino, dove i carabinieri avevano arrestato un 58enne, tossicodipendente pure lui, per le minacce aggravate nei confronti dell’anziano padre destinate a ottenere 50 euro per l’acquisto della cocaina. La seconda storia di violenze domestiche è stata interrotta a Capo di Ponte. Qui i carabinieri hanno arrestato (ora anche lui è ai domiciliari) un 52enne di origine marocchina residente da anni in Valcamonica che non accettava la fine del rapporto con la ex moglie. La donna si era rifatta una vita con un’altra persona, e l’ex coniuge aveva iniziato a pedinarla molestandola continuamente per convincerla a tornare e minacciando il nuovo compagno al quale aveva bussato alla porta di casa. Quest’ultimo non si è lasciato intimidire e, aiutando anche la donna che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare quanto le stava accadendo, è andato in caserma e ha raccontato tutto. I militari sono immediatamente intervenuti e il Gip del Tribunale di Brescia ha disposto gli arresti domiciliari. Anche questo caso arriva pochi giorni dopo l’arresto di un 37enne, sempre del Marocco e residente a Darfo, che picchiava la moglie in presenza del figlio minore. Eventi sempre più frequenti anche in quella che sembrerebbe un’isola felice: in realtà il Centro antiviolenza di Darfo funziona a pieno regime perché i casi sono in aumento. •

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