Vinta la scommessa «Tracce» da 21 anni è la vetrina del Cai

di L.RAN.

Ventun anni fa i direttivi delle sezioni e delle sottosezioni del Cai che operano sul territorio ( Borno, Breno, Cedegolo, Darfo, Lovere e Pisogne) decisero di dar vita ad un unico annuario che contenesse le attività e i momenti salienti di vita dei club, in luogo dei periodici dei singoli gruppi. Con il tempo la pubblicazione, «Tracce», di gran lunga la migliore in valle, si è assolutamente affinata ed ampliata aprendo anche a qualificate collaborazioni esterne, assumendo una veste grafica elegante e fotograficamente accattivante ed un sommario scandito ormai in capitoli fissi. Così lo spazio in oltre duecento pagine è ottimamente riempito dall’alpinismo giovanile, che per il Cai rappresenta una caposaldo, dall’alpinismo e dallo scialpinismo, dall’escursionismo e dall’ambiente, dalla cultura di montagna, evidentemente dalle attività sociali, dalle escursioni/spedizioni estere, dalla speleologia e da «Storia e storie», raccontate da soci e non. Tracce 2020, tirata in 3700 esemplari e distribuita ad iscritti e simpatizzanti, narra tutta una stagione attraverso i suoi protagonisti ed il direttore editoriale della pubblicazione Paolo Turetti, nella presentazione titolata significativamente «Tracce: una certezza da 21 anni», scrive che «l’annuario unico è una scommessa vinta» e che «in pochi avrebbero pensato che la nostra rivista crescesse in qualità ed arrivasse alla pubblicazione del suo 21° numero godendo di così buona salute». Il grande merito va all’affiatamento ed alla preparazione specifica dei componenti della redazione e lo scrive ancora Turetti, «che sanno rendere Tracce sempre più bella, ma soprattutto sempre più viva, sentita ed apprezzata proprio perché narra la vita delle sezioni con le loro numerosissime attività alpinistiche, escursionistiche , ambientali, di formazione ed informazione ai soci». L’annuario è diretto da Giò Moscardi, grande appassionata di montagna e da anni volto di Teleboario. •

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