Un giorno a lezione di funghi

di A.ROM.
Alla fine della raccolta i funghi sono stati divisi e catalogati
Alla fine della raccolta i funghi sono stati divisi e catalogati
Alla fine della raccolta i funghi sono stati divisi e catalogati
Alla fine della raccolta i funghi sono stati divisi e catalogati

Una giornata all’insegna della micologia, quella proposta domenica in Val Palot sui monti di Pisogne. Una trentina gli iscritti, suddivisi in tre gruppi accompagnati da esperti del luogo in tre zone diverse, al fine di poter raccogliere fioriture fungine diverse nella zona sopra la vallata alle spalle del capoluogo. DUE MICOLOGI hanno poi proceduto, alla presenza dei provetti cercatori, alla selezione ed al riconoscimento delle varie specie raccolte. Complessivamente ne sono stati recuperati in totale circa 150 con ritrovamenti anche curiosi e particolarmente interessanti. Nel dettaglio le specie maggiormente rappresentate sono risultati i porcini, Boletus del gruppo Edulis, i Badius, gli Xerocomus badius, e le Russule in una varietà cromatica allargata. Non sono mancate sorprese quali Cortinarius praestans, Rozites caperatus, senza poi contare le specie più facilmente reperibili come l’Amanita, il Cantharellus e il Lycoperdon. «Belli e degni di nota – hanno spiegato i micologi a quanti hanno partecipato alla giornata di studio e ricerca - anche alcuni esemplari di Piptoporus betulinum, un fungo lignicolo e non commestibile, legato alle betulle, uno dei due esemplari di fungo rinvenuti nella saccoccia di Oetzi , l'uomo di Similaun, conservato quale emostatico». IN VAL PALOT, ad una breve descrizione delle specie raccolte dedicata agli appassionati e consumatori di funghi, è seguita una più raffinata e dettagliata descrizione di genere e specie per i due aspiranti micologi provenienti dal cremonese, che essendo in fase di formazione per ottenere l'abilitazione, hanno chiesto di approfondire le note speciografiche. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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