Turismo, la svolta camuna sarà green

di L.RAN.
Un tratto della pista ciclabile che discende la Valcamonica
Un tratto della pista ciclabile che discende la Valcamonica
Un tratto della pista ciclabile che discende la Valcamonica
Un tratto della pista ciclabile che discende la Valcamonica

La Valcamonica e il turismo? La direzione utile è quella «green», perché esiste un potenziale che potrebbe attrarre un movimento di vacanzieri che oggi, all’indomani di un’emergenza che ha evidenziato la fragilità del pianeta, cercano la sostenibilità. Nasce da qui la nuova strategia di marketing affidata da Dmo all’agenzia «Destination makers: «Questo è il punto di partenza di un percorso - dice il presidente dell’ente Alberto Ficarra - e il punto di arrivo di un altro, iniziato tempo fa, che ha unito noi, Destination makers e la Comunità montana». OGGI «ci troviamo ad avere meno certezze di prima, guardiamo al futuro con qualche interrogativo in più, ma da qui nasce lo spirito di rinnovamento». Pare una promessa in un settore, quello turistico, che in Valcamonica risulta ancora troppo spezzettato, soprattutto tra la media-bassa ancora poco organizzate e l’alta valle che va da sola. «Manca un ente di riferimento ed è uno dei problemi che abbiamo riscontrato nel nostro viaggio di scoperta del territorio - spiega Emma Taveri di Destination makers -, ma col potenziale di questo territorio abbiamo le carte per il mercato». Il progetto, «concreto e visionario allo stesso tempo» è stato rivisto in corsa, proprio sull’onda della pandemia. «I concetti di sostenibilità e rigenerazione diventano centrali - sottolinea Attilio Cristini, assessore al Turismo della Comunità montana -. Abbiamo un territorio tutelato per il 65%, un patrimonio storico e beni culturali unici. Finora è solo mancata la capacità di comunicarlo». Questo è appunto l’obiettivo del nuovo progetto che coinvolge tutto il territorio. Di turismo si parla da tempo, di progetti se ne sono visti tanti ma frammentati e senza una base, «e soprattutto va studiato il mercato - aggiunge Taveri - offrendo ciò che cerca». Insomma, l’obiettivo è «vendere» la Valcamonica partendo da esperienze, aria buona e attenzione all’ambiente, con una strategia valida fino al 2023. •

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