Stangata da 18
milioni, la metà di
tutta la Lombardia

di Luciano Ranzanici
La ex Ss42 a Ceto ancora invasa dal fango. Quest’oggi si provvederà alla pulizia definitivaLa strozzatura del torrente Figna nel territorio di Nadro di CetoUltimo giorno di disagi oggi per i veicoli al passaggio di Ceto
La ex Ss42 a Ceto ancora invasa dal fango. Quest’oggi si provvederà alla pulizia definitivaLa strozzatura del torrente Figna nel territorio di Nadro di CetoUltimo giorno di disagi oggi per i veicoli al passaggio di Ceto
La ex Ss42 a Ceto ancora invasa dal fango. Quest’oggi si provvederà alla pulizia definitivaLa strozzatura del torrente Figna nel territorio di Nadro di CetoUltimo giorno di disagi oggi per i veicoli al passaggio di Ceto
La ex Ss42 a Ceto ancora invasa dal fango. Quest’oggi si provvederà alla pulizia definitivaLa strozzatura del torrente Figna nel territorio di Nadro di CetoUltimo giorno di disagi oggi per i veicoli al passaggio di Ceto

È di almeno 18 milioni di euro il bilancio dei danni causati dall’ondata di maltempo dei giorni scorsi, se ci si «limita» a strade, fiumi e torrenti esondati, edifici pubblici colpiti, perché resta fuori dal calcolo il privato per il quale è ancora prematuro un calcolo esatto. Comunque il Bresciano da solo denuncia la metà dei danni lamentati sul territorio regionale, pari a 35 milioni.

A QUANTIFICARE l’importo della stangata è stato ieri a Milano l’assessore regionale Raffaele Cattaneo a margine di un convegno. Sempre ieri la Regione ha chiesto lo stato di calamità regionale alla Presidenza del Consiglio. Intanto dalla Valle Camonica arriva un’altra buona notizia sui collegamenti. Dopo il ripristino della linea ferroviaria all’altezza del ponticello sul torrente Figna di Ceto, il sindaco Marina Lanzetti informa che domani mattina riaprirà anche l’ex Ss42, così non ci sarà più bisogno di dirottare il traffico sulla superstrada o nelle vie interne di Ceto e Nadro. Nella mattina Elena Savoldi, responsabile dell’Ufficio operativo territorio montano della Provincia aveva compiuto un sopralluogo sul posto accompagnata dalla stessa Lanzetti e lo stesso primo cittadino dopo l’incontro cautamente aveva avanzato l’ipotesi che la ripresa della viabilità avrebbe addirittura potuto essere ravvicinata. La situazione attende comunque una soluzione «permanente». «Ritengo che il problema persista - fa rilevare il vice sindaco Natale Gaudenzi - perché la strozzatura presente in fondo al corso d’acqua con il tombotto di dimensioni assai limitate, non consente un agevole deflusso di acqua. È da anni che sollecitiamo gli enti sovraccomunali ad intervenire ed il problema si rinnova». Gli amministratori hanno deciso di inoltrare alla Provincia ed alla Regione una richiesta di urgente sistemazione definitiva e si appelleranno anche al Prefetto. Intanto l’enorme quantità di materiale asportato dal Figna per decisione della Provincia è stato accumulato a lato della ex SS 42 e dopo una serie di analisi sarà smaltito. Oggi entrerà anche in azione una potente spazzatrice che provvederà a ripulire completamente il manto stradale nel tratto dall’esondazione e sempre gli operai della Provincia hanno riposizionato la barriera del marciapiede a sbalzo sul torrente che era stata travolta da fango e detriti. Per gli interventi di svuotamento della briglia e di pulizia del torrente la Regione ha messo a disposizione 120mila euro, mentre per quanto riguarda la Valpaghera, pure interessata da un dissesto importante, verranno stanziati sempre dalla Regione altri 75mila euro per la messa in sicurezza di acquedotto e pendio franato. In Comune sono infine in attesa di comunicazioni dell’Ufficio territoriale regionale per un ulteriore finanziamento da impegnare nella sistemazione del «Put del sac», sempre sulla strada della Valpaghera.

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