Dopo la sua mossa non poteva di certo pensare di passare inosservato: vedendo i carabinieri Nucleo radiomobile della Compagnia di Breno impegnati a Malonno in un controllo lungo la statale 42, anzichè rallentare ha accelerato all’improvviso provando a dileguarsi in sella alla sua Honda Cbr. Così i militari si sono messi all’inseguimento del motociclista, un operaio quarantenne residente in alta valle e già finito nei guai con la giustizia per vicende di spaccio, per provare a bloccarlo e capire il motivo di quella reazione. La corsa è durata qualche chilometro, col fuggitivo che sfrecciando in sella alla moto ha provato a liberarsi dell’automobile che lo stava inseguendo. Il tentativo del 40enne si è concluso poco dopo a Sonico. Lì l’operaio ha abbandonato la sua due ruote all’altezza di un bar cercando rifugio tra le vie del paese. Nella fretta però si è dimenticato di togliersi il giubbotto da motociclista, rimasto bene impresso negli occhi dei carabinieri che, una volta trovata la Honda, non hanno impiegato molto a individuare anche il proprietario. QUANDO gli agenti lo hanno visto intimandogli di fermarsi, il 40enne ha capito di essere arrivato alla fine della corsa e ha provato a eliminare il motivo della sua fuga. Prima che i carabinieri lo raggiungessero ha infatti provato a lanciare lontano un involucro. Anche questo tentativo di «salvare la pelle» è però miseramente fallito: il pacchettino è finito infatti poco lontano e per il proprietario sono iniziati i guai. La pattuglia ha recuperato rapidamente il sacchettino e aprendolo ci ha trovato oltre mezzo etto di cocaina. I 54 grammi di polvere bianca che aveva con sé sono costati davvero cari al motociclista, che naturalmente è stato arrestato per il possesso di un quantitativo di stupefacente di certo non per uso personale. Ieri mattina è comparso davanti al giudice per la direttissima. L’arresto è stato convalidato e ora dovrà attendere il processo costretto agli arresti domiciliari. •