Ospedale ostaggio della paura «Sfregiate» altre venti auto

di Claudia Venturelli
Una delle venti autovetture prese di mira la scorsa notte nel raid
Una delle venti autovetture prese di mira la scorsa notte nel raid
Una delle venti autovetture prese di mira la scorsa notte nel raid
Una delle venti autovetture prese di mira la scorsa notte nel raid

A un mese e mezzo dall'ultimo episodio, nella notte tra venerdì e sabato una ventina di auto parcheggiate negli stalli dell'ospedale di Esine sono state danneggiate. La mano è sempre la stessa, un uomo con problemi psichiatrici conosciuto alle forze dell'ordine, perché i danni sono simili a quelli registrati tra il 22 e il 23 luglio: vetri e lunotti rotti con una pesante catena di metallo. Questa volta l'uomo, che a luglio era stato fermato e riaccompagnato nella struttura specializzata da cui si è allontanato nella notte, si è spinto fino alla palazzina che ospita il centro di psichiatria e lì ha rotto il vetro anteriore di un'auto di servizio dell'Asst e il vetro della porta di ingresso della struttura. Prima di arrivare là però ha scatenato la sua rabbia su alcune auto posteggiate nel parcheggio che anticipa l'ospedale e su quelle ferme nel parcheggio riservato ai dipendenti. AD ALLERTARE i carabinieri, Borno e Cedegolo le stazioni giunte sul posto in piena notte, i dipendenti della struttura ospedaliera che non sono nuovi a questi episodi e che oggi ammettono di avere paura. E già a luglio c'era stato un riavvicinamento tra Asst e Comune di Esine per provare a rimettere in piedi la convenzione scaduta ormai da tempo, perché il parcheggio, seppur non custodito, è dell'azienda socio sanitaria territoriale ma la sicurezza riguarda tutto il territorio. Alla convenzione bisognerebbe mettere mano perché la precedente verteva soprattutto sulla pulizia e il decoro dell'area. «Andrebbero potenziate le telecamere che ci sono ora solo ai varchi - ha detto il sindaco Emanuele Moraschini- e dovremmo sederci al tavolo anche con le Forze dell'ordine per capire come procedere visto che è un'area privata. C'è tutta la volontà -ha detto ancora- da parte nostra per risolvere il problema». Intanto sul caso specifico indagano i carabinieri della compagnia di Breno. L'uomo è stato rintracciato nella sua abitazione dai militari e riaccompagnato nella struttura specializzata. L'Asst intanto ha dichiarato che sporgerà denuncia non appena l'ufficio tecnico avrà concluso la conta dei danni. •

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