Ogni giorno
cadono 33 saette
Ma il cielo ha
perso elettricità

di Cinzia Reboni
Fulmini, folgori e  saette: dai cieli del territorio bresciano ne sono piovute una media di 33 al giorno
Fulmini, folgori e saette: dai cieli del territorio bresciano ne sono piovute una media di 33 al giorno
Fulmini, folgori e  saette: dai cieli del territorio bresciano ne sono piovute una media di 33 al giorno
Fulmini, folgori e saette: dai cieli del territorio bresciano ne sono piovute una media di 33 al giorno

Tempi duri per i cacciatori di fulmini o, per dirla all’americana, gli «storm chaser», pronti ad immortalare lo spettacolo «elettrico» della natura, mentre tutti scappano in cerca di un riparo dalla tempesta. Nei primi otto mesi del 2020 le folgori cadute nella nostra provincia sono meno della metà di quelle piovute dal cielo nello stesso periodo dello scorso anno. «SOLO» - SI FA per dire - 8.162, contro i 17.798 del 2019, con una media di oltre 33 al giorno, anche se la concentrazione di scariche si è registrata ovviamente nei mesi estivi. Quindi, pur mettendo in conto possibili giornate cariche di pioggia da qui a fine anno - ma non è detto che sia così -, sarà davvero impossibile raggiungere quota 19.567, la cifra totale raggiunta nell’intero 2019 che, sia pure leggermente inferiore rispetto ai 21.304 fulmini caduti nel 2018, ha seguito comunque il trend costante degli ultimi sei anni. Dal primo gennaio al 31 agosto, invece, si è verificato il «crollo» dei fulmini. «Colpa» da imputare quasi sicuramente - come sostengono gli esperti del Cesi, Centro elettrotecnico sperimentale italiano - al cambiamento climatico. L’esempio più...lampante è quello di Bagolino, Tremosine e Gargnano, da sempre i Comuni più «bersagliati», che sono stati quasi ignorati dai lampi che si sono invece scatenati sulla città. Sì, perchè nei primi otto mesi del 2020 è stato proprio il capoluogo il più colpito, con 193 scariche elettriche contro le 179 di Bagolino (-439 rispetto allo stesso periodo del 2019), le 172 di Lonato, le 170 di Tremosine (-134) e le 145 di Manerba (-27). Lonato, sia pure tra i primi cinque in classifica, è uno dei pochi paesi della provincia - 18 su 205 - a registrare il segno positivo: sul territorio del paese gardesano sono infatti caduti 43 fulmini in più dello scorso anno. Variazioni meno significative per Sirmione (+32), Pralboino (+25), Quinzano (+14), Mazzano (+13), Pontevico (+11), Gottolengo (+10) e Desenzano (+7), mentre non ha fatto registrare oscillazioni Cologne, mantenendo costanti le 27 saette cadute lo scorso anno. Con 1.728 fulmini, è la zona del Garda a segnare il primato del fenomeno atmosferico. In testa, come detto, Lonato e Tremosine. La Bassa, nonostante un comprensorio di 58 paesi, ha contato «solo» 1.539 fulmini. In vetta Montichiari, che guida la classifica dei più elettrici con 143 scariche, seguito da Rudiano con 96. Zero fulmini a Longhena, pochissimi anche a Orzivecchi (6), Bassano Bresciano, Maclodio e San Gervasio, tutti fermi a 8. Leggermente più bassi i numeri registrati in Valcamonica, territorio tradizionalmente elettrico: in questa prima tranche del 2020 sono caduti 1.502 fulmini. Al top Breno (121) e Borno (94); graziati da Zeus Cividate, con una sola saetta, Monno (2) e Losine (3). IN VALSABBIA - complice anche la «caduta libera» di Bagolino, che ha avuto un calo del 71% rispetto allo scorso anno - i fulmini dall’inizio dell’anno sono stati 1.323. Alto, anche se inferiore rispetto al 2019, il numero delle saette di Vobarno (134) e Gavardo (109). Leggermente risparmiata la Valtrompia, con 885 folgori: 109 quelle cadute a Collio, 108 a Nave e 99 a Bovegno. Nella zona del Sebino-Franciacorta - che ha contato complessivamente 832 fulmini -, il paese più elettrico è Pisogne, con 96, anche se ha quasi dimezzato il numero del 2019, seguito da Iseo con 53. Poco colpiti i paesi dell’hinterland: guida la classifica Botticino con 54 saette. La provincia di Brescia ha avuto una diminuzione del fenomeno più alta sia rispetto alla Lombardia che al resto d’Italia. Nel Bresciano il calo nei primi otto mesi è stato del 54,14% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre in Lombardia si è attestato sul 40,89%, con 38.141 fulmini caduti contro i 64.526 dello scorso anno. La percentuale in Italia si abbassa ancora, con il 37,98% che corrisponde a 287.038 saette contro le 462.871 dei primi due quadrimestri dello scorso anno. Attualmente la nostra regione si trova al secondo posto, preceduta dal Veneto con 39.358 fulmini e seguita dall’Emilia Romagna con 32.577. Come sottolinea il Sirf - Sistema italiano rilevamento fulmini del Cesi - in tutta Italia giugno ha fatto registrare 49.197 fulmini, 71.068 quelli caduti in luglio e 131.252 quelli di agosto. La provincia di Brescia rispecchia perfettamente il trend nazionale: nei tre mesi estivi sono cadute rispettivamente 627, 3.198 e 4.128 saette. •

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