Montecampione, sarà un inverno in pista

di Domenico Benzoni
Neve programmata a Montecampione. Che spera in quella naturale
Neve programmata a Montecampione. Che spera in quella naturale
Neve programmata a Montecampione. Che spera in quella naturale
Neve programmata a Montecampione. Che spera in quella naturale

Incontri tra e con gli operatori commerciali e turistici, confronti serrati tra Stefano Iorio e Carlo Gervasoni, riunioni con l’amministrazione comunale di Artogne. Sono state settimane difficili quelle appena trascorse al capezzale di Montecampione. Cosa aspettarsi dalla prossima stagione sciistica? Gli impianti apriranno o no? Sarà coinvolto l’intero comprensorio o solo una parte? Che consistenza hanno le voci che ipotizzano anche un eventuale smantellamento di alcune linee di risalita? QUESTE le domande nell’aria da Ferragosto in poi in merito alla prossima stagione invernale. La sindaca Barbara Bonicelli e Stefano Iorio avevano stretto un accordo: rendere pubblico un progetto gestionale degli impianti entro la metà di settembre. E la risposta è arrivata giovedì sera, durante un incontro che ha visto coinvolte l’amministrazione comunale di Artogne, Ski area, i commercianti, gli operatori turistici e il Consorzio residenti. Il presidente di Ski area non ha nascosto le criticità della situazione dovute al parziale risultato della ricapitalizzazione della società, alla meteorologia sfavorevole, alle necessità economiche legate alla revisione degli impianti di risalita e all’estensione dell’innevamento artificiale, al fatto che gli impianti stessi da soli difficilmente producano utile. Nel ricordare che serve l’apporto di tutti, si è trovato assillato dalla domanda insistente di amministratori comunali, operatori turistici e commerciali, maestri di sci: quest’anno c’è la garanzia che l’intero comprensorio sciistico apra? La risposta è stata sì, purchè nevichi. Un sospiro di sollievo, che non basta però a nascondere le difficoltà venute a galla nel confronto, alle quali enti pubblici e Montecampione Ski area dovranno far fronte. C’è chi ha sostenuto che Iorio ha dovuto prendere la società così come hanno voluto gli enti sovraccomunali accollandosi i debiti pregressi, aggiungendo l’ipotesi di valutare una tassa di scopo (Paolo Birnbaum, presidente del Consorzio residenti); chi ha escluso questa ipotesi per non gravare di imposte l’intero territorio (sindaco e Lino Ravelli); chi ha detto che se il presidente di Msa vuole il suo contributo deve dirglielo chiaramente perché finora gli ha offerto il doppio del valore degli impianti (Carlo Gervasoni); chi ha fatto presente la necessità di non perdere l’aggancio con commercianti e residenti (Giuseppe Polonioli); chi ha escluso che si debba puntare sul Consorzio residenti come esattore per recuperare i soldi necessari a mantenere in vita Ski area (Roberto Pacchioli del Comitato). Alla fine un proposito: verificare quanto serve ogni anno alla società perché possa andare avanti e sedersi tutti a un tavolo per trovare la soluzione più appropriata. E una certezza: clima permettendo, anche quest’anno a inizio dicembre gli impianti di Montecampione inizieranno a girare. •

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