Montecampione, gli hotel sono un miraggio

di Domenico Benzoni
L’Hotel Montecampione resta in attesa di un completo recupero
L’Hotel Montecampione resta in attesa di un completo recupero
L’Hotel Montecampione resta in attesa di un completo recupero
L’Hotel Montecampione resta in attesa di un completo recupero

L’entusiasmo si è smorzato ed a distanza di un paio d’anni dal passaggio di mano dei due Hotel di Montecampione, a quota 1200 e al Plan a 1800, usciti dal fallimento della Montecampione Hotels ed acquisiti dalla Stella Alpina di Merano, si è ancora in attesa di qualche segnale positivo. Segnale che finora non è arrivato. INIZIALMENTE sembrava che le ristrutturazioni dovessero partire presto, al complesso Le Baite si era cominciato ad accatastare mobilia e pulire gli interni, ma poi tutto si è fermato. Dopo un primo approccio con l’amministrazione comunale avuto da due tecnici incaricati dalla società proprietaria degli immobili, tutto si è fermato. Siamo nel limbo del silenzio. «Finora al nostro ufficio tecnico non è stato depositato nulla» ha confermato nei giorni scorsi il sindaco Barbara Bonicelli, che pure era tra gli speranzosi al momento dell’esito positivo dell’asta di quel lontano luglio 2018, quando al settimo esperimento finalmente sembrò che si potesse concretizzare uno spiraglio nella rinascita degli hotel di Montecampione. Invece ad oggi nulla di fatto. Anzi, si viene a sapere che potrebbe sfociare in un contenzioso con il Comune il mancato pagamento dell’imposta sugli immobili, l’Imu. «Ci spetterebbero cifre alte - spiega il sindaco nel corso dell’ultimo consiglio comunale che aveva in approvazione anche il Bilancio di previsione per il 2020 - per ora sono sospesi i termini ingiuntivi, ma nel prossimo futuro speriamo di poter accelerare l’eventuale processo di riscossione coattiva e non escludiamo nemmeno di avviare azioni di pignoramento per recuperare l’imposta pregressa». Insomma, si vorrebbe incassare almeno qualcosa del dovuto, anche se per le strutture alberghiere c’era la possibilità di effettuare la dichiarazione catastale di inagibilità al fine di ottenere la riduzione dell’imposta, ma sembra che ciò sia rimasto soggetto a tempi lunghi. Nessuna illusione, quindi, da parte del Comune di Artogne, tanto sul fronte delle entrate tributarie quanto su quello della rinascita degli hotel di Montecampione. Lo stato di degrado è sotto gli occhi di tutti e uno dei tasselli della rinascita della stazione invernale è proprio legato alla creazione di tutti quei posti letto che sono andati perduti con il fallimento della Montecampione hotels nell’ottobre 2013. Mai come ora l’aspetta e spera diventi di attualità. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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