La transumanza? In Val Palot il rito diventa spettacolo

di A.ROM.
Il gregge a riposo nei boschi della Val Palot
Il gregge a riposo nei boschi della Val Palot
Il gregge a riposo nei boschi della Val Palot
Il gregge a riposo nei boschi della Val Palot

Estate, tempo di transumanza. Ogni anno lo spettacolo si ripete in Val Palot: proprio in questi giorni è di passaggio un enorme gregge di pecore che, partite dalle stalle della bassa provincia bergamasca, sosteranno un paio di giorni sui monti di Pisogne. «Da qui - spiega Beppe Quetti, la Guardia Boschiva comunale - ripartiranno in direzione dell'alta Valle Camonica, percorrendo le creste della catena montuosa che si sviluppa dal Sebino. Un viaggio di parecchi chilometri che viene fatto ogni volta da almeno 10 anni a questa parte». La sosta in Val Palot ha permesso ai tre pastori, uomini dell'Est Europa, di riposare e di recuperare le forze: hanno posteggiato la loro roulotte alla base delle piste del comprensorio sciistico, così come due furgoni cassonati, che serviranno per lo spostamento degli agnellini nuovi arrivati. «È un lavoro molto impegnativo - spiegano - ma ci da tante soddisfazioni. In questo modo si può vivere immersi nella natura, e nella pace e tranquillità che si possono trovare solamente in montagna». Le pecore invece sono state «arruolate» dai proprietari di fondi per tagliare i prati della vallata: «Un modo ecologico - continua Quetti - per fare pulizia e mettere in ordine zone che altrimenti sarebbero rimaste poco curate». La Val Palot è da sempre meta di pastori transumanti: il più famoso di tutti è l'anziano Domenico Alessi, da tutti i malghesi conosciuto come «èl Minighì», che da Artogne sale in quota, in località Fontana Cèsa con le sue trecento vacche da latte e i suoi 30 cavalli, per poi proseguire verso la zona del passo Croce Domini, tra la Valcamonica e la Valtrompia. •

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