«La memoria dei fiori» svela il passato camuno

di Claudia Venturelli
La festa al centro giovanile  di Darfo Boario negli anni Settanta
La festa al centro giovanile di Darfo Boario negli anni Settanta
La festa al centro giovanile  di Darfo Boario negli anni Settanta
La festa al centro giovanile di Darfo Boario negli anni Settanta

Chi non conserva in soffitta un filmino girato in modo amatoriale in famiglia? Ricorrenze speciali, feste di paese o momenti che si credeva fossero da ricordare. Ne abbiamo tutti, almeno uno. E se finora si pensava non interessasse a nessuno, e neppure con i nuovi supporti digitali è possibile guardarli per perdersi nei ricordi, ora non è più così. Il progetto «La memoria dei fiori – i tuoi film di famiglia per raccontare la Vallecamonica» punta a recuperare la memoria storica delle comunità per farne un archivio che resti nel tempo a testimoniare un passato che è un patrimonio per tutti. «L'obiettivo - spiega Giulia Castellanelli, curatrice del progetto - è di raccogliere film amatoriali di famiglia, nella convinzione che siano documenti in grado di raccontare la storia in modo nuovo e inedito. Quello che cerchiamo, soprattutto, sono tracce di riti e festività come ad esempio la “Funsciù” di Gianico». Ad occuparsi del progetto è Lab 80 film e il suo archivio Cinescatti che ha visto parte in causa Maraèa, l'archivio della memoria di Vallecamonica, la Comunità montana, i comuni di Darfo Boario Terme, Gianico, Breno e Cedegolo dove si trovano le biblioteche che fanno da raccoglitore, la provincia di Brescia e la Regione Lombardia. «Ci abbiamo creduto perchè il grande pericolo che corriamo è quello di perdere la memoria, la conoscenza vera di dove veniamo - ha sottolineato l'assessore alla cultura in Comunità montana di Valle Camonica, Attilio Cristini -. Queste iniziative ci consentono di svolgere un ampio lavoro di documentazione che costituirà un grande patrimonio per tutti». Chi consegnerà i propri filmati riceverà una copia digitale gratuita e contribuirà ad arricchire un «bagaglio» di testimonianze storiche che nei solai già esiste. Si tratta solo di recuperarlo, consegnarlo e metterlo a disposizione della comunità valligiana così che tutti possano goderne. «I materiali - chiude la curatrice del progetto - resteranno a disposizione dei ricercatori ai fini educativi e di chiunque voglia avere un approccio storico rispetto al territorio». Il 18 novembre sarà attivato il sito internet www.lamemoriadeifiori.it dove trovare tutti i riferimenti. Intanto la ricerca è iniziata e prospetta di contribuire, in modo originale, a raccontare la storia del territorio e delle famiglie così da evitare che possa finire definitivamente nel dimenticatoio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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