La biblioteca fa memoria del mazziniano Umberto Sala

di L.RAN.

Umberto Sala era un repubblicano mazziniano che ha lasciato un segno nella storia di Breno, e Comunità montana e Comune hanno deciso di ricordarlo dedicandogli uno spazio permanente nella biblioteca del palazzo della Cultura. È stata dello storico Mimmo Franzinelli l’idea di raccogliere in una teca oggetti e documenti di questo personaggio e di esporre il mitico palo della luce in legno su quale per tanti anni, in via Mazzini, il direttore de «La Gimbarda», il «Periodico camuno per la difesa e l’istruzione della povera gente oppressa dai potenti e ingannata dai falsi profeti», fustigava con i propri scritti in rima politici e amministratori. Insieme alla figlia di Sala, Piera, lo storico ha selezionato parte del materiale archivistico di casa, allestendo poi una mostra permanente sotto vetro, comprensiva della targa in marmo dell’allora sede brenese del Pri intitolata a Carlo Cattaneo. «Ci è parso opportuno raccogliere in biblioteca le cose di Umberto Sala, che ora non è solo della famiglia ma anche dei brenesi - ha commentato durante l’inaugurazione l’assessore comunitario alla Cultura Simona Ferrarini - perché era uno studioso e un cultore del bello». •

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