L’automobile in fuga
finisce contro un palo
Muore il conducente

di
La vittima era  appassionata di boxe: di recente  si alleneva a SarnicoQuello che resta dell’Alfa Mito dopo il pauroso schianto costato la vita al giovane  di Capo di Ponte
La vittima era appassionata di boxe: di recente si alleneva a SarnicoQuello che resta dell’Alfa Mito dopo il pauroso schianto costato la vita al giovane di Capo di Ponte
La vittima era  appassionata di boxe: di recente  si alleneva a SarnicoQuello che resta dell’Alfa Mito dopo il pauroso schianto costato la vita al giovane  di Capo di Ponte
La vittima era appassionata di boxe: di recente si alleneva a SarnicoQuello che resta dell’Alfa Mito dopo il pauroso schianto costato la vita al giovane di Capo di Ponte

Alla vista del posto di blocco dei carabinieri ha bruscamente invertito la direzione di marcia, ma la sua fuga si è tragicamente interrotta dopo meno di due chilometri contro un palo di illuminazione lungo via Nazionale a Rogno, appena oltre il confine bergamasco. È QUESTA LA DINAMICA dell’incidente costato la vita alle prime luci dell’alba di ieri a Matteo Simonetti, 27enne residente a Capo di Ponte. La vittima era al volante dell’Alfa Mito che ha cercato di evitare i controlli di una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri. Sull’auto di Matteo Simonetti viaggiavano tre amici, tutti residenti a Sellero, rimasti feriti nel pauroso schianto. Il più grave è M.C., 18 anni, ricoverato in prognosi riservata al Civile per un profondo trauma cranico. Ferite lievi per P.C, 20 anni, e M.M. di 18, medicati e tenuti in osservazione agli ospedali di Esine e Lovere. Per Matteo Simonetti non c’è invece stato nulla da fare: è morto sul colpo. LA TRAGEDIA SI È consumata attorno alle 5. L’Alfa Mito viaggiava in direzione di Bessimo quando, nei pressi della rotonda che immette sulla statale 42, dove i carabinieri avevano istituito un posto di blocco, ha effettuato un’inversione. La manovra è stata notata dai militari in pattuglia che, risaliti sull’auto di servizio, si sono messi sulle tracce dell’auto sospetta. Ma prima di poterla raggiungere e fermare è accaduto l’irreparabile. L’Alfa, che procedeva a velocità altissima e aveva già effettuato un paio di sorpassi da brividi, ha perso aderenza dall’asfalto finendo contro un palo della luce. La violenza dell’impatto ha spezzato il traliccio e fatto ribaltare l’auto. I primi ad arrivare sul luogo della tragedia sono stati i carabinieri della pattuglia che seguiva a distanza la Mito. Sul posto sono arrivati nel giro di una manciata di minuti i colleghi della Compagnia di Bergamo, la Polstrada e i Vigili del fuoco. Sul teatro dell’incidente è atterrata l’eliambulanza supportata da due ambulanze. MA I TENTATIVI di rianimare il 27enne si sono rivelati inutili. La salma è stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo in attesa degli accertamenti medico-legali. Il sostituto procuratore Fabrizio Gaverini ha disposto il prelievo dei liquidi ematici: se non sarà possibile, sarà effettuata l’autopsia. L’obiettivo degli esami è stabilire se la vittima fosse alla guida ubriaca o sotto effetto di stupefacenti. Negli ultimi sei anni gli era stata ritirata la patente tre volte per guida in stato di ebbrezza, ma attualmente il suo permesso di guida era in regola. Stando a quanto appurato dai carabinieri, gli amici rimasti leggermente feriti erano visibilmente ubriachi. Una circostanza che rende necessario stabilire le condizioni psicofisiche di Matteo Simonetti al momento dello schianto. Questo per capire perché abbia tentato la fuga. La comunità di Capo di Ponte è sotto shock per la tragedia. Il 27enne era appassionato di pugilato. Era stato iscritto al Boxing Club Valcamonica, ma attualmente si allenava con il circolo di Sarnico. •

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