L’alpino di «ferro» ha lasciato gli amici

di GAN.
Attilio Entrade durante la festa alpina per i suoi cento anni
Attilio Entrade durante la festa alpina per i suoi cento anni
Attilio Entrade durante la festa alpina per i suoi cento anni
Attilio Entrade durante la festa alpina per i suoi cento anni

È letteralmente un pezzo di storia che se ne va. Sì; perché l’alpino Attilio Entrade, 101 anni compiuti, era un testimone diretto dell’ultima guerra: dalle battaglie ai lager nazisti. Per questo ad Angolo Terme si sentono più soli dopo la sua morte, avvenuta lunedì nella casa di riposo Angelo Maj di Boario. Dopo aver tagliato lucido e in buona salute il traguardo dei 101 anni il 18 luglio, «Tilgio» (come era affettuosamente chiamato dai compaesani) ha iniziato a spegnersi negli ultimi giorni e se n’è andato assistito dalla nuora Tiziana e dall’unico nipote, Dario. Sono più sole anche le penne nere di Angolo e Terzano, che nel 2018 avevano organizzato una festa emozionante per il loro decano. Lunga e terribile la sua vicenda militare. Entrade fu arruolato nella cinquantunesima compagnia del battaglione alpini Edolo. Da caporale maggiore ha partecipato alla battaglia sul fronte alpino occidentale e alla campagna greco-albanese. Tra i pochi superstiti del battaglione ottenne la croce di guerra al valor militare per la battaglia del Monte Lisec. Quindi la paurosa esperienza sul fronte russo dal settembre 1942. Destinato al Caucaso, Attilio venne spostato sul fiume Don. Decorato con la medaglia di bronzo per la battaglia di Skororjb, durante il ripiegamento partecipò anche a quella di Nikolajewka. Dopo l’8 Settembre 1943 la penna nera di Terzano è stato internato in Germania, ed è stato tra i primi a ricevere la medaglia per gli ex internati militari italiani. «Liberato» dai russi venne portato prigioniero in Ucraina e rientrò in Italia nell’ottobre del 1945. Era nato e cresciuto nella piccola frazione di Angolo dove aveva sposato Maddalena Albertinelli. Dal matrimonio, nel 1954 è nato l’unico figlio Daniele, morto cinque anni fa. Dopo la guerra il lavoro come responsabile della manutenzione edilizia nella Dalmine di Costa Volpino. Oggi alle 15 l’addio nella chiesa di Santa Giulia di Terzano con partenza dalla chiesetta della Maj. •

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