Incudine, piccoli numeri ma grandi opere

di Lino Febbrari
Un’immagine del centro abitato di Incudine
Un’immagine del centro abitato di Incudine
Un’immagine del centro abitato di Incudine
Un’immagine del centro abitato di Incudine

Come in tutti i Comuni, in particolare quelli più piccoli, anche a Incudine (meno di 500 residenti) le risorse per gli interventi di ordinaria manutenzione, per realizzare nuove opere pubbliche e per garantire la qualità dei servizi primari scarseggiano. Ma nonostante le difficoltà, gli amministratori sono riusciti anche quest’anno a concretizzare diversi progetti. Tra questi spicca la messa in sicurezza di un’area di sosta in via Villa da tempo seriamente malconcia: le continue infiltrazioni di acqua piovana stavano mettendo a rischio la stabilità strutturale del manufatto. «Un problema più volte segnalato in passato - spiega Elisabetta Guizzardi, giovane consigliera comunale cui il sindaco ha affidato i Lavori pubblici - e siamo soddisfatti di essere riusciti a mettere tutto a posto». La sistemazione del cimitero è un altro intervento che gli amministratori avevano a cuore e che sta per concludersi. «Sono stati ampliati gli spazi per le urne cinerarie e i loculi - aggiunge Guizzardi - e abbiamo provveduto a sistemare i marciapiedi, i vialetti e i parapetti all’interno». In primavera è stato possibile anche mettere mano alle reti dei sottoservizi (acquedotto, fognature e metano) che in diversi punti necessitavano di manutenzioni e aggiustamenti vari. «Il nostro è un paesino che si sta spopolando, carente di servizi, ma siamo fieri di avere ancora l’asilo funzionante - ricorda la consigliera -: per questo abbiamo dedicato impegno e risorse alla riqualificazione energetica dello stabile che ospita i bambini». Da un paio di mesi Incudine è entrato nel ristretto club che raggruppa i comuni in cui sono state installate le panchine giganti ideate dall’artista statunitense Cris Bangol: l’opera è stata collocata su un dosso che domina l’abitato: «Pur non avendo strutture ricettive sul nostro territorio ma solo seconde case vogliamo incrementare il turismo estivo - afferma la giovane -. Possiamo contare, per esempio, sulla ciclabile che attraversa il centro e che, ce ne siamo resi conto navigando sui social, è molto fotografato dai bikers». TORNANDO alle opere pubbliche, non tutto è andato per il verso giusto. Infatti la rotatoria sulla statale all’ingresso Sud del paese non ha ancora visto la luce. Anzi, i tempi dovrebbero allungarsi. «Purtroppo - storce il naso il sindaco Bruno Serini -, finita la conferenza dei servizi il cantiere pareva imminente; poi c’è stato un cambio tra i dirigenti Anas che ha messo i bastoni tra le ruote al progetto. I nuovi tecnici hanno sentenziato che le pendenze già stabilite non andavano bene e che era tutto da rivedere. Siamo corsi ai ripari predisponendo una variante progettuale, e la documentazione dovrebbe partire tra poco per Roma. Speriamo che stavolta vada tutto bene». •

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