In marcia contro la Tsn Un milione di extra costi per gli utenti al freddo

di L.FEBB.
I manifestanti davanti alla centrale di SelleroLa partenza del corteo dal municipio
I manifestanti davanti alla centrale di SelleroLa partenza del corteo dal municipio
I manifestanti davanti alla centrale di SelleroLa partenza del corteo dal municipio
I manifestanti davanti alla centrale di SelleroLa partenza del corteo dal municipio

C’erano un centinaio di utenti più che maltrattati, ieri, alla marcia di protesta contro la Tsn partita dal Comune di Sellero e arrivata alla centrale in fase di spegnimento. Promossa dalla minoranza consiliare (che aveva invitato ufficialmente anche la maggioranza, rimasta però lontana dalla mischia), la manifestazione è stata organizzata con lo scopo di denunciare davanti a tutta la Valcamonica l’atteggiamento di una multinazionale che senza preavviso ha deciso di lasciare al freddo circa 350 utenti privati e pubblici tra Sellero e Cedegolo. MATTIA Peluchetti, capogruppo dell’opposizione sellerese, si è chiesto retoricamente se la società «rottamatrice», la Energy Wood, abbia comprato una centrale a biomasse per il teleriscaldamento in perdita a marzo per avviare poco dopo lo smantellamento. Una dismissione che dovrebbe essere attuata entro il 31 ottobre, anche se la gestione «lampo» ha offerto agli utenti la possibilità di avere ancora l’acqua calda in casa fino al 31 dicembre, riservandosi però di aumentare le già elevate tariffe. Due mesi in più per avere il tempo di cambiare il sistema di riscaldamento acquistando caldaie a gas e allacciandosi a Valle Camonica servizi: un cambio di massa che nelle due comunità dovrebbe avere un costo stimato in un milione di euro a carico dei cittadini e degli enti locali.

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