Il nuovo asilo vede il traguardo «Obiettivo aprire a settembre»

Il plesso di via Cagni che a partire dal prossimo anno scolastico ospiterà anche i bimbi dell’asilo
Il plesso di via Cagni che a partire dal prossimo anno scolastico ospiterà anche i bimbi dell’asilo
Il plesso di via Cagni che a partire dal prossimo anno scolastico ospiterà anche i bimbi dell’asilo
Il plesso di via Cagni che a partire dal prossimo anno scolastico ospiterà anche i bimbi dell’asilo

Alessandro Romele «L’intenzione, situazione Coronavirus permettendo, è quella di inaugurare la struttura con l’inizio del prossimo anno scolastico». È il sindaco di Pisogne, Federico Laini, a fissare il traguardo per la nuova sede della scuola dell’infanzia, che sta sorgendo al pianterreno del plesso di via Cagni. L’ACCORDO raggiunto tra l’amministrazione comunale e la dirigenza scolastica, stipulato l’estate scorsa, prevedeva lo spostamento delle aule all’interno dello stabile che ospita anche le scuole elementari del paese, a due passi dal centro. Fino alla sospensione delle attività i bambini dai 3 ai 6 anni hanno frequentato il vecchio asilo, in via Isonni, accanto alla scuola secondaria. Una struttura bisognosa di cure e di attenzione, oltre che di investimenti. Proprio per questo è stato deciso di puntare su una nuova scuola. «Le opere in muratura sono terminate - spiega il sindaco - Una volta rientrata l’emergenza sanitaria, i tecnici metteranno mano agli impianti elettrico e idraulico. Siamo fiduciosi che i lavori possano terminare a breve. I bambini - prosegue Laini - avranno a disposizione tre aule più grandi di quelle che era a loro riservate in precedenza. Tutte si affacceranno direttamente sul grande giardino esterno, che dovrà però, su richiesta delle insegnanti, essere separato da quello utilizzato dai bambini delle scuole elementari». Nel parchetto verranno poi posizionati i giochi per la ricreazione. «Sarà una sede, oltre che nuova, certamente moderna, confortevole e spaziosa - conclude il sindaco di Pisogne - e nella parte anteriore una grande aula da oltre 90 metri quadrati - convertibile, grazie a un separè mobile, in due aule da 45 metri - servirà per le attività ludiche e didattiche all’interno». 80mila circa gli euro investiti nel progetto: 45mila arriveranno da fondi ministeriali per la riqualificazione energetica, il restante verrà messo sul piatto dal Comune. RESTA DA VALUTARE che cosa ne sarà del vecchio asilo di via Isonni: l’intenzione sarebbe quella di realizzare un centro per gli studi sull’opera e la vita di Girolamo Romanino - la chiesa di Santa Maria della Neve, affrescata dal maestro bresciano, dista alcune centinaia di metri dall’edificio -. Per questo il piano di conversione è stato inserito nel maxi progetto «Sebino Bresciano: un’opera d’autore» che la Comunità Montana ha presentato in Regione, nell’ambito dei piani integrati della cultura. Non resta che attendere le graduatorie e sperare nel finanziamento. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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