Il Comune parla via Telegram

di L.FEBB.
Il municipio di Corteno Golgi
Il municipio di Corteno Golgi
Il municipio di Corteno Golgi
Il municipio di Corteno Golgi

La necessità è quella di tenere informati i concittadini sulle decisioni del Comune, della Regione e del Governo in questo periodo emergenziale, e per soddisfarla, il sindaco di Corteno Golgi ha scelto di utilizzare Telegram: un servizio di messaggistica istantanea ideato da due fratelli russi nel 2013, che offre la possibilità di scambiare messaggi di testo tra due utenti o tra gruppi di partecipanti, effettuare chiamate vocali cifrate, scambiare messaggi vocali, videomessaggi, fotografie e file di qualsiasi tipo. «L’idea è nata perché questa emergenza - racconta Ilario Sabbadini - ha uno dei punti focali nella comunicazione. Ci siamo accorti che la diffusione di messaggi via social crea spesso qualche problema, e allora abbiamo scelto Telegram. Un’applicazione molto semplice, si tratta di uno Whatsapp un po’ più avanzato - precisa Sabbadini -, che dà la possibilità di creare i canali: una sorta di televisione che ci consente di comunicare con quanti hanno aderito, in perfetto anonimato e rispettando le regole sulla privacy. Così possiamo inviare notizie in tempo reale». IL SISTEMA è stato testato con successo la scorsa settimana con la conferenza a porte chiuse sull’autismo trasmessa dall’aula consiliare. «Abbiamo già superato i 100 iscritti e questo per noi è motivo di soddisfazione - afferma il primo cittadino -: ci siamo resi conto che il servizio è stato apprezzato». La tecnologia permette al sindaco di tenere aggiornata quotidianamente la popolazione distribuita in ben 10 frazioni. Ai contatti diretti pensano invece i volontari della protezione civile e delle altre associazioni: «Devo ringraziarli di cuore perché tutti si sono immediatamente messi a disposizione della comunità - conclude Sabbadini -: ci sono quelli che consegnano la spesa, i medicinali, le mascherine e tutto quanto necessita alle persone chiuse in casa. E con Telegram, i residenti sono aggiornati sulle condizioni dei nostri malati, ai quali faccio gli auguri». •

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