Grazie don Lino, un mite pieno di grinta

di C.VEN.
La cerimonia di premiazione andata in scena a Malegno
La cerimonia di premiazione andata in scena a Malegno
La cerimonia di premiazione andata in scena a Malegno
La cerimonia di premiazione andata in scena a Malegno

«Don Lino supporta con grinta le comunità con cui vive in Amazzonia aiutandole a difendere la terra, la foresta e la natura dal saccheggio e dallo sfruttamento, ricordandoci appunto che “la terra deve appartenere ai miti”». Con questa motivazione scritta dalla giuria, don Lino Zani, già parroco di Malegno, si è aggiudicato l’edizione 2019 del premio «Mites terram possident» rilanciato da Comune e parrocchia. Missionario nativo di Ossimo, don Zani è conosciuto in tutta la Valcamonica per il suo impegno prima camuno e poi nelle missioni. Non era presente alla serata, ma non ha mancato di mandare un grazie a quella che resterà per sempre la sua comunità: «Il mio messaggio vuole essere un ringraziamento - ha detto -, non avrei mai immaginato di meritare un premio così grande. Quel poco che si fa è perché si crede ne valga la pena per stare meglio». Il riconoscimento ha lo scopo di riprendere e riattualizzare il messaggio universalistico dei padri fondatori e della comunità di Malegno, e a detta della giuria che ha esaminato le candidature calza a pennello a don Lino, per il suo impegno «per la tutela della natura dall’altra parte del mondo - ha ricordato il sindaco Paolo Erba -, perché diventi un obbligo urgente per tutelare la nostra salvezza come esseri umani». Presenti alla cerimonia di consegna, nella ricorrenza del patrono Sant’Andrea, l’assessore della Comunità montana Cristian Farisè, il presidente di Vallecamonica servizi srl Romano Minoia, il parroco don Giuseppe Stefini, don Flavio Saleri, compagno di messa di don Lino e già direttore del Centro missionario diocesano che ha spiegato il lavoro del vincitore dall’altra parte del mondo, ed Elisabetta Panteghini, promotrice della candidatura. In chiusura è stata consegnata una cassetta della posta fatta dai volontari e colorata dai bambini del doposcuola ad Antonio Trebeschi, il sindaco di Collebeato vittima qualche settimana fa di un attacco a sfondo razzista nella sua abitazione. •

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