Gavia, la strada riapre ed è subito brivido

di Lino Febbrari
Il punto della strada del Gavia in cui sono avvenuti il distacco e l’incidente
Il punto della strada del Gavia in cui sono avvenuti il distacco e l’incidente
Il punto della strada del Gavia in cui sono avvenuti il distacco e l’incidente
Il punto della strada del Gavia in cui sono avvenuti il distacco e l’incidente

C’è stata una riapertura con dramma sfiorato, ieri mattina, per la provinciale del Gavia. Attorno alle 10 un masso ha travolto e semidistrutto una moto lasciando per puro caso illeso il conducente. Ma andiamo con ordine. Come stabilito, alle 8 gli addetti hanno rimosso le barriere e, dopo dieci giorni di chiusura causata dalle due colate detritiche, cadute a 48 ore una dall’altra sull’asfalto all’altezza della località Ponte dei Buoi, auto e moto hanno potuto riprendere a scalare i tornanti che portano ai 2.521 metri di quota del confine tra Brescia e Sondrio. Un paio d’ore dopo, poco oltre la galleria, quasi all’imbocco di una curva a sinistra alcuni massi si sono staccati dalla parete rocciosa a strapiombo sull’asfalto e uno (grosso più di un pallone da basket) ha centrato in pieno una Honda. La fortuna ha voluto che il motociclista riportasse solo qualche graffio cadendo pesantemente a terra: poche decine di centimetri, e il macigno invece della carena della due ruote avrebbe centrato la testa dell’uomo. IL CROLLO ha ovviamente costretto a bloccare nuovamente la circolazione in attesa che i vigili del fuoco di Ponte di Legno bonificassero la ripida scarpata dai sassi instabili e ripulissero la carreggiata dai detriti. Poi, verso mezzogiorno, si è riaccesa la luce verde; si spera definitiva, perché da questa parti la stagione estiva, tra pandemia e maltempo, ormai sembra destinata male. Insieme ai tecnici e al personale di soccorso (c’era anche un’ambulanza degli Amici di Ponte), sul posto è arrivato anche il sindaco Ivan Faustinelli. Lo abbiamo incontrato nel primo pomeriggio, quando era svanita la preoccupazione del mattino per una possibile disgrazia. Apprensione che ha lasciato il posto alla grande soddisfazione per i risultati ottenuti in una settimana di duro lavoro di uomini e macchine nella zona del Ponte del Buoi e nella Valle di Viso. Risultati che evidenziano soprattutto la movimentazione di decine di migliaia di metri cubi di materiale da parte di escavatori, ruspe e camion, che hanno scavato in alcuni punti anche per quattro metri nell’alveo del torrente Arcanello, e che in cinque giorni hanno realizzato dal nulla scogliere a protezione di case e baite e una grande vasca di laminazione (una buca per decantare pietre, fango e tronchi) nell’area del Ponte dei Buoi. «È STATO FATTO un buon lavoro e tutti dobbiamo esserne orgogliosi - conferma Faustinelli -. Salvo quelle dove i ponti sono crollati, le strade sono tornate fruibili, la rete dell’acquedotto è ripristinata e stiamo procedendo velocemente con le quattro opere di pronto intervento finanziate dall’Ufficio territoriale regionale di Brescia. La buona notizia delle ultime ore è che pare ci vogliano finanziare un ulteriore opera dell’importo di circa 250 mila euro per creare una o due vasche di laminazione a monte di Case di Viso, per la protezione di tutto l’abitato». Gli interventi in corso si riferiscono principalmente al rinforzo degli argini in alcuni punti del torrente Arcanello, alla creazione di briglie e alla ricostruzione dei ponti spazzati via dalla massa fangosa tra il 30 luglio e il primo agosto. «Oltre a tutto questo, la Regione ci ha sollecitati a predisporre un progetto di massima per la sistemazione di tutta l’asta del torrente - aggiunge il sindaco -, lo dovremo presentare in settembre, quando il Pirellone predisporrà un piano straordinario di opere per il 2021 nel quale possiamo rientrare». •

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