Entro la fine dell’anno il riciclaggio «scientifico» sarà in 27 Comuni su 40

di C.VEN.

Entro la fine dell’anno, 27 Comuni valligiani su 40 saranno passati alla raccolta puntuale: il sistema che permette alle amministrazioni e a Vallecamonica servizi di gestire la differenziata per rispondere alle norme europee che entro il 2025 potrebbero farsi ancora più restrittive. A oggi la media camuna di differenziata si attesta intorno al 67%, ma se ci sono punte virtuose dell’87% ci sono anche scivoloni importanti, fino al misero 15% dei paesi che utilizzano ancora i vecchi cassonetti. RICICLARE è essenziale, ma farlo bene è necessario. Il sistema di raccolta puntuale con microchip sta dando buoni frutti e l’obiettivo di Vallecamonica servizi è quello, entro il 2021, di convertire tutti i paesi. Ce ne sono alcuni che resistono al passaggio e che ne fanno soprattutto una questione turistica: è il caso di Ponte di Legno, Temù e Vione, ma anche di Corteno Golgi, Paspardo e Cimbergo, fermi alla raccolta stradale coi cassonetti. Ne restano poi una decina che hanno scelto il porta a porta ma senza microchip, e qui il passaggio sarà più soft. È invece in corso il passaggio alla puntuale a Darfo, il paese più grosso e per questo impegnativo della Valcamonica: si chiuderà a fine 2020 perché le frazioni sono tante, ma intanto il cammino è iniziato e per Vallecamonica servizi è un grande segnale. Così Artogne ed Esine, che entro la fine dell’anno distribuiranno i bidoni verdi chippati. L’ulteriore passaggio sarà quello alla tariffa puntuale, come già avviene a Malegno, Gianico e Piancamuno, che incentiverà i cittadini a differenziare bene.

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