Comunità e Bim, Bonomelli farà l’«allenatore»

di L.FEBB.
Bonomelli in versione pandemiaI delegati distanziati e con mascherina e guanti
Bonomelli in versione pandemiaI delegati distanziati e con mascherina e guanti
Bonomelli in versione pandemiaI delegati distanziati e con mascherina e guanti
Bonomelli in versione pandemiaI delegati distanziati e con mascherina e guanti

Tutto secondo copione, venerdì sera, durante le assemblee d’insediamento di Comunità montana e Bim ospitate negli ampi spazi del Centro congressi di Boario. Alessandro Bonomelli è stato designato presidente di entrambi gli enti, e nei suoi interventi e in quelli dei delegati presenti c’è stato spazio anche per un sentito ringraziamento agli operatori sanitari dell’Asst di Valcamonica per il loro difficile e faticoso lavoro nel pieno della pandemia. Il neo eletto non si è nascosto le difficoltà alle quali dovrà andare incontro con i suoi direttivi «dovendo guidare gli enti comprensoriali in questa prima fase per elaborare comunitariamente un programma di ripresa della valle nel bel mezzo della pandemia, e dovendo ovviamente raccogliere le istanze della gente. Sarà nostro compito promuovere un osservatorio territoriale: una specie di unità di crisi per aiutare gli operatori, perché Comunità e Bim devono essere la casa dei Comuni, all’interno della quale vengono elaborate le risposte per l’intera comunità». IL 70ENNE Bonomelli si è attribuito un ruolo da allenatore e non più da centravanti, ponendosi «come riferimento per tutti i Comuni nei confronti degli enti», e ha rivolto un plauso anche a tutti i sindaci che «in questi tempi d’emergenza sono il vero punto di riferimento». «Remiamo tutti nella stessa direzione», ha detto ancora il neo presidente, confortato dai numeri di questa nuova straripante maggioranza, che fra Gruppo civico, Lega nord, Partito democratico e rappresentanti dell’ex Alpes di centrodestra è una novità quasi assoluta. Nel suo intervento, Bonomelli ha presentato a grandi linee il programma del suo mandato, che vedrà in primo piano i temi delle grandi derivazioni idroelettriche (per intercettare risorse per la valle), del recupero delle aree dismesse, del riconoscimento dell’eccellenza alla sanità locale, del potenziamento delle reti tecnologiche e del rilancio del turismo anche culturale. •

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