Commercio, orari e protezioni Polemica tra sindacati e Iperal

L’esterno di uno dei punti vendita Iperal della Valcamonica
L’esterno di uno dei punti vendita Iperal della Valcamonica
L’esterno di uno dei punti vendita Iperal della Valcamonica
L’esterno di uno dei punti vendita Iperal della Valcamonica

Luciano Ranzanici L’emergenza sanitaria e la sicurezza dei lavoratori della grande distribuzione sono al centro di una polemica in Valcamonica. Da domenica «Iperal», la catena di supermercati di proprietà di Antonio Tirelli presente con quattro punti vendita in Valcamonica (oltre che nel centro commerciale Adamello), ha anticipato la chiusura festiva alle 15. Giusto poche ore dopo la presa di posizione dei sindacati regionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che hanno accusato il gruppo valtellinese di non aver preso in considerazione la richiesta di chiudere totalmente la domenica, «per consentire al personale di rimanere in famiglia e perché sul luogo di lavoro si dovrebbe restare il minor tempo possibile». Non solo: i sindacati affermano che Iperal non regolerebbe il flusso della clientela nei supermercati e non avrebbe dotato il personale dei dispositivi di protezione individuale. Rapidissima la replica di Antonio Tirelli, che respinge le accuse sindacali sottolineando: «L’unica affermazione su cui siamo d’accordo è che il rispetto della persona deve venire prima di ogni altra cosa, poiché il profitto non può essere anteposto alla vita». Poi il presidente del gruppo spiega che è stata avviata una stretta collaborazione con l’Ats Montagna e con le forze dell’ordine per osservare alla lettera le procedure di sicurezza e di controllo dei flussi dei clienti. TIRELLI replica affermando che «le dotazioni di sicurezza sono costantemente presenti e utilizzate dai collaboratori, e a breve all’ingresso dei punti vendita verrà fornita la mascherina a tutti i clienti che ne sono sprovvisti. Quanto agli orari d’apertura, Iperal ha deciso di chiudere i supermercati nei giorni festivi alle 15: è una scelta equilibrata, avallata dalla Regione, che trova le sue ragioni proprio nella tutela dei collaboratori e dei clienti, per evitare in caso di chiusura per l’intera giornata, sicuri sovraffollamenti negli altri giorni». Infine, la società gratificherà l’impegno del personale con un premio di 200 euro in busta paga. •

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