Brucia il capanno,
cacciatore
ustionato

di Claudia Venturelli
Messa al sicuro dai pompieri una bombola che rischiava di esplodere
Messa al sicuro dai pompieri una bombola che rischiava di esplodere
Messa al sicuro dai pompieri una bombola che rischiava di esplodere
Messa al sicuro dai pompieri una bombola che rischiava di esplodere

È ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda di Milano, ma non è in pericolo di vita, il pensionato 67enne di Bienno che ieri mattina ha riportato ustioni su tutto il corpo, ma soprattutto sulle mani e sul volto, dopo che le fiamme hanno avvolto il capanno di caccia in cui si trovava, nella zona di Foppo, alle spalle del paese.

LE FIAMME, provocate forse da una piccola stufetta a gas che potrebbe avere acceso per scaldarsi, si sono poi estese a una parte del bosco circostante. Una vera fortuna che la situazione non sia degenerata: il bosco secco e il vento di queste giornate avrebbero potuto innescare un rogo di vaste proporzioni, che non avrebbe poi lasciato scampo al cacciatore. Invece il 67enne, seppure ferito, è riuscito ad allertare i soccorsi, ai quali poi sono arrivate numerose altre telefonate di residenti che avevano avvistato il fumo in mezzo al bosco con le prime luci del giorno. Repentino l’arrivo dell’automedica, di stanza a Esine, e di un’ambulanza che ha preso in carico il ferito e lo ha trasferito nella piazzola di atterraggio dell’ospedale di Esine, dove si trovava in sosta l’elicottero del 118 di Brescia fatto alzare in volo dalla centrale operativa di Areu.

L’ANZIANO, in condizioni gravi ma sempre cosciente, è stato trasportato al Civile di Brescia per le prime cure. Da lì, considerate le scottature alle mani e al volto, è stato portato al Niguarda, dove ora si trova nel reparto grandi ustionati. Sul luogo dell’incidente anche una squadra permanente dei vigili del fuoco di Darfo, che hanno messo al sicuro una bombola di gas prima che potesse esplodere, i carabinieri forestali e i carabinieri di Breno, una squadra antincendio boschivo della Comunità Montana guidata da Giambattista Sangalli e i tecnici del soccorso alpino della V delegazione bresciana, stazione di Breno. Le indagini per far luce su quanto accaduto con esattezza sono in corso, ma il rogo con ogni probabilità è stato innescato dalla fuga di gas di una stufetta accesa dentro il capanno dal pensionato.

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