Blitz della centrale sul Dezzo Ma il Comune lancia l’altolà

di Giuliano Ganassi
Una manifestazione di protesta contro la centrale idroelettricaIl corso del fiume
Una manifestazione di protesta contro la centrale idroelettricaIl corso del fiume
Una manifestazione di protesta contro la centrale idroelettricaIl corso del fiume
Una manifestazione di protesta contro la centrale idroelettricaIl corso del fiume

Dopo due anni esatti torna al centro dell’attenzione il progetto della centralina sul Dezzo nel territorio comunale di Angolo Terme. A settembre 2016 il Tribunale superiore delle acque pubbliche di Roma aveva annullato la concessione idroelettrica rilasciata a Idea Servizi Srl ed ogni atto correlato necessario per realizzare l'impianto idroelettrico contestato dall’Amministrazione comunale. MA VENERDÌ alle ore 10 negli uffici della Provincia è convocata la Conferenza dei servizi per discutere alcune modifiche apportate al progetto da Idea Servizi srl che evidentemente l’ha spuntata in successivi ricorsi. La società con la concessione rilasciata il 17 aprile 2014 chiedeva di derivare acqua pubblica ad uso idroelettrico dal torrente per la portata media di 4800 litri al secondo, massima di 9000, producendo, con un salto di 20,3 metri, la potenza nominale di 955,29 kW. Nel gennaio 2016 la concessione veniva integrata, su richiesta della Soprintendenza, con la riduzione della portata per effetto di un maggior rilascio di deflusso minimo vitale. Nonostante questa integrazione l’Amministrazione comunale ha continuato ad opporsi. La vigilia della Conferenza dei servizi è infiammata dalla comunicazione di inizio lavori inviata l’8 settembre scorso da Idea Servizi srl. Immediata la risposta del Comune che ha diffidato la società ad aprire il cantiere. Cosa contesta l’Amministrazione comunale? L’effettivo inizio doveva avvenire entro un anno dalla sottoscrizione dell’autorizzazione datata 2016 e agli uffici comunali non sono stati presentati atti di proroga di inizio lavori. La diffida è stata inviata per conoscenza anche a Regione, Provincia, Ast, Arpa, Soprintendenza e Comunità Montana di Vallecamonica. Alla conferenza dei servizi di venerdì la società presenterà alcune varianti che vanno in gran parte nella direzione di una riduzione dell’impatto ambientale dell’opera. Infine le opere di compensazione previste dal progetto. Nell’autorizzazione era richiesta la realizzazione di un collettore fognario, parallelo alla condotta forzata, in grado di eliminare tre degli scarichi presenti sulla sponda destra del torrente Dezzo. La società ha condiviso la soluzione con Acque Bresciane, gestore del Sistema Idrico Integrato del comune di Angolo Terme. Acque Bresciane non ha approvato la soluzione progettuale proposta perché potrebbe generare dei malfunzionamenti all’ intero sistema fognario del paese. Ha invece prospettato alcuni interventi alternativi che ammontano a 42 mila euro e si è detta disponibile a realizzarli entro il 2018 solo se Idea Servizi srl compartecipa ad almeno il 50% della spesa. Queste variazioni non fanno cambiare posizione all’Amministrazione Comunale che da quattro anni si batte per bloccare il progetto. Il pericolo per le sorgenti termali, la fragilità del terreno dove passava la tubatura e i rischi per l’habitat torrentizio, che in questo tratto ospita un campo fisso per gare e manifestazioni di pesca, questi i principali elementi dell’opposizione manifestata dall’Amministrazione Comunale e da diverse associazioni della Vallecamonica. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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