Aste pilotate, un patteggiamento

di Paolo Cittadini
L’inchiesta della procura aveva portato Benedetti ai domiciliari
L’inchiesta della procura aveva portato Benedetti ai domiciliari
L’inchiesta della procura aveva portato Benedetti ai domiciliari
L’inchiesta della procura aveva portato Benedetti ai domiciliari

Patteggia due anni di reclusione Domenico Benedetti, 70enne di Esine con un passato da dirigente dell’Asl di Valcamonica, finito ai domiciliari nei mesi scorsi con l’accusa di turbativa d’asta e tentata estorsione. Ai domiciliari era finito anche Franco Bara, 73enne imprenditore di Costa Volpino nato a Cazzago. INDAGATE a piede libero altre quattro persone: l’artigiano di 55 anni che ha denunciato il sistema facendo scattare l’inchiesta condotta dal sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani, un ingegnere di Esine 41enne e due imprenditori di 52 e 42 anni rispettivamente di Cividate Camuno ed Esine. I reati contestati vanno, a vario titolo, dalla turbativa d’asta fino, in un caso, alla tentata estorsione e in un altro alle false dichiarazioni. SECONDO gli inquirenti sarebbero stati in grado di «controllare» le aste immobiliari e di fare in modo che andassero nelle direzioni volute le aggiudicazioni degli immobili. Attraverso una serie di promesse di denaro avrebbero convinto alcuni dei partecipanti alle aste immobiliari a ritirarsi dalla gara lasciando così via libera a chi, dopo avere versato una «commissione» in denaro, doveva aggiudicarsi l’immobile. A fare scattare l’indagine dei carabinieri di Breno coordinati dalla procura di Brescia era stata la denuncia di un artigiano che si era aggiudicato un immobile all’asta. L’UOMO aveva raccontato di essere stato avvicinato da Benedetti a cui avrebbe girato 5mila euro. La somma però non sarebbe bastata e attraverso minacce gliene sarebbero stati chiesti altri 12mila. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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