Archeologia, i Romani cancellano i garage

di Luciano Ranzanici
L’area di cantiere dalla quale sono emersi i resti romaniUn altro scorcio del sito che ha riservato sorprese
L’area di cantiere dalla quale sono emersi i resti romaniUn altro scorcio del sito che ha riservato sorprese
L’area di cantiere dalla quale sono emersi i resti romaniUn altro scorcio del sito che ha riservato sorprese
L’area di cantiere dalla quale sono emersi i resti romaniUn altro scorcio del sito che ha riservato sorprese

La storia e la Sovrintendenza si sono messe di mezzo, e il progetto che la sindaco di Ono San Pietro coltiva dal 2006, dall’inizio del proprio primo mandato (anche se l’opera era stata pensata prima) verrà realizzato solo a metà. A fare la differenza è stato il ritrovamento di ampi resti di un insediamento romano: gli archeologi hanno appena terminato gli scavi, e la presenza dei reperti impedirà al Comune di costruire i box interrati previsti. I TECNICI hanno riportato alla luce alcuni tratti delle murature di due grandi edifici e di un terzo di minori dimensioni. Un vero villaggio risalente alla romanizzazione della valle, ma anche strutture probabilmente ancora più antiche; senza dimenticare ceramiche e altri materiali. Il sottosuolo va insomma protetto, e si potranno creare solamente una ventina di parcheggi in superficie. Il progetto originario prevedeva in primo luogo il collegamento fra le vie Mossino e Zeva (poco meno di cento metri), che andrà effettivamente in porto. Prevedibilmente il sindaco non sprizza felicità, ma si rassegna: «Sono reperti di una certa importanza che ci costringono a modificare sostanzialmente il piano originario. Dovremo rinunciare ai box interrati per conservarli». In accordo con la Sovrintendenza, i tecnici sono già al lavoro per redigere la variante: sarà realizzata la viabilità interna e arriveranno una ventina di posti auto, e si stanno anche cercando le modalità tecniche per valorizzare e rendere visibili i reperti sotterranei: «Parteciperemo a un bando regionale mirato per acquisire i fondi necessari», aggiunge Broggi. Intanto, con grande fatica, frugando tra le pieghe del bilancio sempre il primo cittadino è riuscito a trovare i 20 mila euro che serviranno a finanziare in parte gli scavi della Sovrintendenza. Fortunatamente, il cantiere ridotto porterà benefici alla piazza principale: «Col risparmio per la mancata realizzazione dei box sarà riqualificata la pavimentazione della piazza, che si trova a poche centinaia di metri da via Mossino ed è attigua a via Zeva». •

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