A Borno la montagna
ha ceduto Darfo Boario
è di nuovo allagata

di Claudia Venturelli
Cantine e negozi di nuovo allagati anche nella zona di Darfo Boario
Cantine e negozi di nuovo allagati anche nella zona di Darfo Boario
Cantine e negozi di nuovo allagati anche nella zona di Darfo Boario
Cantine e negozi di nuovo allagati anche nella zona di Darfo Boario

Dopo Mazzunno è Borno il paese che paga il conto più salato al maltempo. Per tre volte la tempesta che ha devastato la bassa Valle si è addensata sul paese e sul suo territorio. Acqua a secchiate e grandinate ripetute, con il centro abitato messo dura prova e la montagna che in alcuni casi non ha retto. Come lungo la Provinciale 5, tra il pattinaggio e il bivio per gli impianti di risalita, che attorno alle 22 di martedì ha ceduto. Acqua e fango hanno trascinato a valle alberi, pali della luce e l’imponente muro che riparava la strada, importante via di collegamento che oggi si bypassa, eccetto per camion e pullman, usando la viabilità interna al paese. «Il grazie va ai tanti volontari, agli operai del comune, a quelli del consorzio forestale e a quelli di Borno Ski Area che non si sono fermati un momento e hanno risolto numerose situazioni critiche», le parole del vicesindaco Betty Cominotti. La Provinciale 5 che arriva fino in Valle di Scalve è interrotta anche oltre l’abitato di Paline. «Fortunatamente non si sono registrati feriti - prosegue Cominotti- e la situazione è costantemente monitorata».

 

LE CONDIZIONI in continuo peggioramento martedì sera avevano suggerito all’amministrazione di chiudere la strada qualche ora prima del disastro. La parola ora spetta al geologo e alla Provincia di Brescia, competente del tratto; Provincia che dopo aver messo a disposizione tutte le risorse del capitolo per la strada del Crocedomini avrà il serio problema di come tamponare queste emergenze. Intanto la viabilità è deviata (eccetto i mezzi pesanti) su via Piandass e via Funivia, ma fare presto è quanto mai necessario per limitare i disagi. Sempre a Borno danni anche alle piste da sci, nella parte più a sud, con profondi solchi scavati dall’acqua nel terreno. A Piamborno il torrente Davine si è gonfiato e ieri mattina la scuola dell’infanzia, su ordinanza del sindaco, è rimasta chiusa. Riaprirà oggi dopo la messa in sicurezza. A Darfo, due settimane dopo l’ultimo violento temporale, cantine e negozi si sono di nuovo allagati, mentre i chicchi di grandine hanno sbriciolato l’asfalto. Per capire la portata dell’evento bastano pochi ma significativi numeri: nella stazione di Artogne il picco si è registrato alle 17.30 con 55 millimetri di acqua caduti in un’ora, in quella di Borno oltre 120 millimetri alla stessa ora e alle 22 quando ha ceduto il muro di contenimento della Provinciale 5. Tra le 17 e le 24 di martedì è caduta una quantità di acqua pari a 90 litri per ogni metro quadrato.

 

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